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Fuoco, botte e minacce per conquistare il monopolio del commercio ambulante: in manette due fratelli

| Enzo Ganci | Nera e giudiziaria

Arresti domiciliari per Massimiliano e Salvatore Salvia

MONREALE, 4 febbraio – Due uomini sono stati tratti in arresto dai carabinieri di Monreale con l’accusa di estorsione aggravata continuata in concorso, di danneggiamento e di atti contrari alla pubblica decenza. Si tratta di Massimiliano e Salvatore Salvia, rispettivamente 36 e 27 anni, volti noti alle Forze dell’Ordine.

Secondo la ricostruzione effettuata dai militari, i due fratelli, proprietari di una bancarella di souvenirs , bigiotteria ed abbigliamento in via Torres, nei confronti di loro “rivali “ commerciali bengalesi si sarebbero resi responsabili di minacce ripetute, anche con armi, aggressioni fisiche e percosse, lancio di pietre e bastonate, oscenità rivolte alle donne quando ne erano assenti i mariti, fino ad appiccare fuoco alle bancarelle nottetempo. L’ordinanza è stata spiccata dal gip Daniela Cardamone del tribunale di Palermo.
La storia nasce dal fatto che da tempo i carabinieri di Monreale, spesso coadiuvati da personale della Polizia Municipale, svolgono dei servizi volti a contrastare l’occupazione abusiva del suolo pubblico, soprattutto tra la via Torres e la via Venero, dove questo fenomeno è strettamente legato all’abusivismo commerciale.

Le scalinate di via Torres, che congiungono l’unico parcheggio per autobus al Duomo, sono spesso teatro di un degrado. Abbandonate all’incuria, prive d’illuminazione di notte, le scalinate sono state teatro di un feroce confronto tra i fratelli Salvia e gli abusivi bengalesi. I Salvia, secondo quanto sostengono i carabinieri, nonostante fosse stata più volte sequestrata la loro merce, non si sarebbero rassegnati a cedere neanche un millimetro di quello che avevano individuato come il loro “negozio” e, oltre a resistere ai controlli delle forze dell’ordine, avevano cercato dal 2012 ad oggi di intimidire ed allontanare i loro concorrenti bengalesi che potevano distrarne i clienti in salita per visitare il Duomo.

I due, riconosciuti responsabili di estorsione aggravata continuata in concorso, per aver cercato di imporre il loro monopolio sul commercio ambulante, di lesioni personali aggravate continuate, di danneggiamento e di atti contrari alla pubblica decenza, sono stati posti nella mattinata odierna agli arresti domiciliari presso la loro abitazione di via Cappuccini dai militari della Stazione di Monreale.

Fondamentale, per la ricostruzione dei fatti, anche il contributo testimoniale offerto dai titolari delle legittime attività commerciali sulla via Torres che, nel collaborare con l’Arma, assistono però al persistente degrado di un’importante area della città abbandonata all’incuria.

· Enzo Ganci · Editoriali

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