I fatti risalgono al 7 febbraio scorso
SAN GIUSEPPE JATO, 23 ottobre – I fatti risalgono allo scorso 7 febbraio quando un commerciante, proprietario di un negozio di mangimi per animali, si presentò nella caserma dei carabinieri di San Giuseppe Jato, denunciando di aver patito furto con strappo, subito la sera prima presso la propria attività commerciale.
Il danno, tutt'altro che irrisorio, di 2.500 euro, era in buona parte, il provento della giornata lavorativa. La vittima, cercò di raccontare tutto nei minimi dettagli, non tralasciando nulla sulla dinamica.
Nell'immediatezza dei fatti, sfruttando i pochi fotogrammi delle telecamere di sorveglianza e la descrizione accurata del malfattore offerta dalla vittima, i militari della Stazione cittadina hanno provveduto a mostrare un fascicolo fotografico di presunti malfattori da sottoporre al malcapitato.
E' proprio grazie a questa intuizione investigativa che arriva la svolta: il commerciante senza alcuna esitazione riconosce senza dubbio Pietro Canestro, 32 anni, volto noto alle forze dell'ordine.
Concordando pienamente con le risultanze investigative fornite dai militari dell'Arma, dopo otto mesi, il Gip del Tribunale di Palermo, emetteva un'ordinanza nei confronti di Canestro, pertanto sottoposto alla misura cautelare dell'obbligo di dimora nel comune di San Cipirello e, contestualmente, gli viene prescritto di non allontanarsi dalla propria abitazione in arco notturno.