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San Giuseppe Jato: sorpreso fuori casa, sorvegliato speciale arrestato dai carabinieri

| Enzo Ganci | Nera e giudiziaria

Sarà giudicato il prossimo 11 novembre

SAN GIUSEPPE JATO, 24 settembre - Nella giornata di lunedì scorso i carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile del Nucleo Investigativo di Monreale, coadiuvati da quelli della Stazione di San Giuseppe Jato, hanno tratto in arresto Diego Bonura, 41 anni, pregiudicato. L'uomo, sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di dimora, è soggetto ad una serie di prescrizioni da osservare rigorosamente.

 Ciononostante negli ultimi due mesi è stato più volte controllato in compagnia di pregiudicati cui, a rigore degli obblighi da cui è gravato, non può assolutamente accompagnarsi. Inoltre gli è stato contestato l'obbligo più ampio imposto dalla particolare misura quello di "vivere onestamente, non dare adito a sospetti e di rispettare la legge penale", poiché nei suoi confronti è stata sporta una querela per minacce gravi da un cittadino che il sorvegliato aveva verbalmente aggredito, in più circostanze, affinché ritrattasse alcune sue dichiarazioni nell'ambito di un procedimento civile.

Dunque, i carabinieri, una volta assemblate tutte queste preziose informazioni, hanno proceduto all'arresto del sorvegliato speciale fuori dei casi di flagranza, un'altra particolarità concessa dal diverso rigore con cui è trattato il sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno, come recentemente ribadito dalla Corte di Cassazione, che si è pronunciata a Sezioni Unite. Bonura, sottoposto al rito direttissimo, dopo la convalida dell'arresto e il ritorno al regime di sorveglianza speciale, ha chiesto di essere giudicato con rito ordinario. La data dell'udienza è stata fissata per l'11 novembre.

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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