Nella borgata arrestato pure un uomo per furto d'energia elettrica
SAN MARTINO DELLE SCALE, 12 agosto – I carabinieri della stazione di San Martino delle Scale hanno tratto in arresto per trasporto di rifiuti speciali due trentaduenni palermitani. Si tratta di Luigi D’Elia e Salvatore Corradengo. I due uomini sono stati sorpresi, a bordo di un autocarro Fiat Iveco, ad effettuare attività di raccolta e trasporto di materiale ferroso di vario genere in mancanza delle autorizzazioni prescritte dalla normativa vigente.
Il veicolo e i rifiuti speciali sono stati sottoposti a sequestro. Gli arrestati, espletate formalità rito, sono stati trattenuti presso le camere di sicurezza, per poi essere sottoposti al rito direttissimo al termine del quale l’arresto è stato convalidato ed i due rimessi in libertà. L’azione dei carabinieri si inquadra nell’attività di contrasto all’emergenza rifiuti, decretata in provincia di Palermo dal prefetto l’1 settembre del 2009.
Dall’inizio dell’anno sono già 151 gli arrestati e 134 i denunciati in stato di libertà tra Palermo e provincia dai carabinieri del Comando Provinciale, impegnati quotidianamente in servizi a tutela dei cittadini e della salute pubblica.
Continuano, frattanto, i servizi di controllo disposti dal Gruppo di Monreale finalizzati al contrasto dei furti di energia elettrica per contrastare il fenomeno, ormai di allarme sociale, dei furti di energia elettrica, che causano giornalmente ingenti danni alle casse dello Stato e che hanno ripercussioni anche sugli ignari cittadini che si vedono recapitare bollette sempre più care a fronte di improvvisi e ripetuti cali di tensione. Nell’ambito di questa attività i carabinieri di San Martino delle Scale, unitamente a personale dell’Enel, durante un controllo presso l’abitazione di P.I., 48 anni e residente a San Martino delle Scale, hanno scoperto che l’uomo aveva manomesso il contatore, fruendo di energia elettrica che non veniva contabilizzata.
L’uomo, dopo le formalità di rito, è stato tratto in arresto con l’accusa di furto di energia elettrica e trattenuto presso le camere di sicurezza per poi essere sottoposto al rito direttissimo al termine del quale è stato condannato a 6 mesi di reclusione con pena sospesa.