Don Mario Campisi: "Per la nostra confraternita segno di crescita per una maggiore visibilità"
SIVIGLIA, 17 ottobre - La delegazione della Confraternita del SS. Crocifisso di Monreale, formata dal parroco don Mario Campisi, dal Presidente Valentino Mirto e dai Consiglieri Andrea Salerno, Salvatore Sciortino e Pietro Li Manni, ha concluso ieri sera la sua settimana di scambio religioso-culturale a Siviglia.
Sono stati giorni intensi di religiosità popolare e ricchi di scambio culturale che certamente hanno dato un ulteriore spessore internazionale alla nostra realtà monrealese che ha come obiettivo quello di ripercorrere le orme del arcivescovo Gerolamo Venero, fautore della plurisecolare festa del SS. Crocifisso. Dopo la processione della Madonna del Pilar, avvenuta martedì scorso, ieri pomeriggio la delegazione monrealese ha partecipato ad un'altra importante manifestazione: la processione della madonna del Rosario della Confraternita del Crocifisso de «Las Aquas» di Siviglia. Con entrambe le Confraternite i gemellaggi messi in atto hanno favorito la conoscenza reciproca circa le proprie tradizioni religiose. «Questo è segno di crescita e di maturazione - afferma don Mario - volendo proiettare la nostra Confraternita verso un futuro che possa darle sempre più visibilità e trovare nello scambio di esperienze quella ragione essenziale affinchè tutto il lavoro fin qui fatto non venga vanificato». Culmine della settimana è stato l'incontro con altre confraternite italiane e sivigliane al Consolato, italiano alla presenza di autorità locali e per lo Stato Italiano del Senatore Giovanni Procacci di Bitonto. (nella foto la delegazione monrealese insieme al senatore Giovanni Procacc,i presente all'evento in rappresentaanza del Presidente della Repubblica).
«Anche questo evento - aggiunge il sacerdote della Collegiata - è stato motivo di riflessione sull'importanza delle realtà confraternali in cui le famiglie possano ritrovare quei valori che oggi la società materialista sta cercando di offuscare proponendo, specialmente ai giovani, modelli deviati e devianti per le coscienze». Soddisfatti per il lavoro svolto e per i risultati, ottenuti la delegazione torna a Monreale ricca di nuovi progetti e proposte che potranno certamente avviare nuovi dialoghi.