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La figura di Enzo Rossi ricordata pure all'Asca di Monreale

| Enzo Ganci | Associazioni culturali

Ancora un incontro dedicato alla memoria dell'indimenticato puparo

MONREALE, 5 giugno – In un clima di entusiasmo e partecipazione si è svolto mercoledì pomeriggio, nella sede dell’Associazione Socio Culturale Anziani di via della Repubblica, 43, un incontro sul tema “L’opera dei pupi a Monreale” dedicata alla memoria del puparo monrealese Enzo Rossi.

L’incontro organizzato dall’Asca di Monreale, in ricordo di Enzo Rossi, che in passato è stato socio dell’associazione, ha visto la partecipazione oltre che della famiglia, anche dell’assessore alla Pubblica Istruzione Nadia Granà.
Dopo i saluti della vice presidente Caterina Giaccone, gli interventi sono stati introdotti da Stefano Gorgone che ha espresso il personale ricordo di Enzo Rossi, elogiandone le doti di artigiano e artista.

Tra i promotori dell’incontro erano presenti Maria Cimino Drago, che ha manifestato piena soddisfazione per la trattazione di un aspetto tipico della nostra cultura popolare, Pino Cosenza, amico di Enzo sin dalla tenera età e che ha dedicato alcune pagine sul puparo monrealese, nella rivista nazionale “Anziani e Società” e Nicola Giacopelli, presidente dell’ETAS (Ente Turismo Arte Sport) che ha osservato l'importanza di simili iniziative che oltre ad inquadrarsi nel contesto delle attività dell'Asca, la cui sede, oltre ad essere un centro di aggregazione e socializzazione, deve ancor di più diventare luogo in cui si discute di cultura e di tradizioni, ricordando figure come Enzo Rossi che, a vario titolo, i monrealesi hanno conosciuto ed apprezzato.

Presente anche Salvatore Occhipinti, maestro d'arte poliedrico, che ha raccontato la sua esperienza di apprendista presso il laboratorio, dove lavorava Enzo Rossi, ricordandolo con affetto, evidenziando inoltre il grande valore educativo dell’anziano nella società moderna.
L'assessore Granà, ha ricordato la grande portata umana e professionale dell'artista monrealese, sottolineando il grande merito di Enzo Rossi per aver contribuito a far conoscere Monreale e la tradizione dei pupi siciliani in tutto il mondo.

Infine, il figlio, Benedetto Rossi, ha spiegato alla platea che l’idea di scrivere un libro - che ha dato in omaggio all'associazione Asca - sul mestiere del padre e sull'opera dei pupi, nasce dalla necessità di conservare la memoria del passato per non dimenticare le tradizioni popolari così come anche le proprie radici
“Mio padre - ha concluso Bendetto Rossi - mi ha lasciato un grande insegnamento, e cioè l’amore per il lavoro e per la famiglia. Il suo modo di essere, la sua condotta è un esempio di vita da seguire, e di questo gliene sono grato”.

Dopo la visione del filmato dedicato al ricordo del puparo monrealese, è seguita la recita di alcune poesie dialettali a cura di Cosimo Grimaudo che ha catturato l’attenzione dei partecipanti con la sua bravura recitativa.
L’incontro si è concluso con la lettura della poesia “I Pupi” scritta da Grimaudo, e recitata dalla piccola Serena nipote di Enzo Rossi, a voler rimarcare come un incontro, un ricordo e la poesia può avvicinare generazioni diametralmente diverse, ma idealmente vicine.

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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