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Quando l'impegno delle donne "fa la differenza"

| Enzo Ganci | Associazioni culturali

Importante incontro-dibattito oggi agli "Agonizzanti". LE FOTO

MONREALE, 8 marzo – A volte l’impegno quotidiano, anche quello più banale, può essere quello decisivo, quello in grado di determinare un risultato importante. Soprattutto quando questo impegno è al femminile.

Con questo spirito si è svolto stasera l’incontro-dibattito dal titolo “Storie di donne che fanno la differenza”, organizzato dall’associazione “Mons Realis” con il patrocinio del Comune di Monreale e dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio. L’appuntamento, moderato dalla giornalista Enza Bruno, si è avvalso del contributo di alcune professioniste, che, nel giorno in cui si riflette sulla condizione della donna, hanno voluto portare la loro testimonianza professionale.

Il saluto dell’amministrazione comunale è arrivato dall’assessore alla Pubblica Istruzione, Nadia Olga Granà, che si è soffermata sul ruolo delle donne in politica, sottolineando come ancora si sia ben lungi dalla parità dei sessi se si guarda ai ruoli chiave. Un quadro che parte dalla considerazione che per vedere il primo ministro donna si dovette aspettare fino al 1976, quando al dicastero del Lavoro arrivò Tina Anselmi. Un gap fortunatamente “accorciato” oggi con una significativa presenza femminile del 50% nel governo Renzi.

Una condizione “maschilista” che addirittura diventa dilagante nella storia dell’arte, sui cui manuali non figurano nomi di artisti in rosa, come ha sottolineato Maria Antonietta Spadaro, per diversi anni insegnante di Storia dell’Arte al liceo classico di Monreale e vicepresidente nazionale dell’Anisa (Associazione nazionale Insegnanti di Storia dell’Arte). “Maschilismo” che si conferma pure nella toponomastica nostrana, dove la percentuale femminile arriva solo al 5%, martiri e sante comprese. Rosy De Gregorio, Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato e Dirigente Sezione Polizia Stradale di Palermo, dal canto suo ha posto l’accento sulle necessità di puntare sulla “cultura come fondamento del futuro”, lanciando, in questo modo, un messaggio ai giovani, sempre più addentro i social network e meno alle relazioni sociali tradizionali.

Il ruolo dell’insegnante, nel quale è prevalente la presenza femminile, invece, è stato messo a fuoco da Maria Rosaria Bonanno, insegnante di Lettere al liceo classico “Emanuele Basile” di Monreale, che ha portato la sua testimonianza nel mondo giovanile e studentesco in particolare.
Monsignor Pennisi, arcivescovo di Monreale, ha sottolineato il messaggio lanciato oggi da Papa Francesco, che si è soffermato sulla figura femminile. Il presule ha ricordato la figura di Madre Teresa di Calcutta, raccontando come aneddoto il suo incontro con la grande missionaria indiana.

L’associazione Mons Realis, nel corso della manifestazione, ha voluto attribuire il titolo di socio onorario a Maria Antonietta Spadaro ed a Maria La Rosa, per il contributo fornito al sodalizio nel corso di alcune iniziative di crescita culturale realizzate di recente.
Al termine dell’incontro è stato eseguito un concerto per pianoforte a cura di Isabella Dalia Lo Coco che delizierà i presenti con musiche di Chopin e Beethoven.

· Enzo Ganci · Editoriali

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