Pubblicato sull’argomento un interessantissimo libro dal titolo “Parole Prigioniere”
PALERMO, 24 dicembre - Il 4 dicembre scorso è stato pubblicato il volume Parole Prigioniere. I graffiti delle carceri del Santo Uffizio di Palermo a cura di Giovanna Fiume e Mercedes Garcia Arenal (Istituto Poligrafico Europeo, 2018)
L’illustre monrealese ha rifatto il pavimento musivo tra la navata e il presbiterio del monumento normanno. LE FOTO
MONREALE, 23 dicembre - Monreale è famosa nel mondo per la sua Cattedrale, voluta dal sovrano normanno Guglielmo II, cui sono stati dedicati innumerevoli studi e approfondimenti, ammirata e decantata nei secoli conserva ancora tanti aspetti che andrebbero ricercati per meglio tracciarne le varie tappe storiche e artistiche che l’hanno fatta arrivare a noi così come oggi la vediamo.
Gentile Direttore, come è a tutti noto, domani, 4 novembre ricorre il primo centenario della fine della Grande Guerra e la vittoria dell'Italia sull'Impero Austro-Ungarico e sugli Imperi Centrali. Il 4 novembre 1918 il generale Armando Diaz diramava il famoso bollettino di guerra in cui annunciava la fine delle ostilità e la vittoria dell'esercito italiano sull'esercito austriaco.
Fu uno dei principali protagonisti della stagione politica della ricostruzione post bellica. LE FOTO
MONREALE, 31 ottobre – Ci lasciava cinque anni fa, il, il 31 ottobre 2013, il cavaliere Angelo Scalici, uno dei principali protagonisti di un’importante stagione politica: quella della ricostruzione post bellica.
È il tratto che va dalla via Palermo alla Fontana del Drago, luogo delle sue celebri passeggiate
MONREALE, 26 ottobre – Sono ancora in tanti a ricordare quelle sue passeggiate. Quelle camminate lungo la panoramica Rocca Monreale, effettuate con qualsiasi condizioni meteo fino alla curva di San Ciro e ritorno, munito solo, se il caso, di un ombrello come fido compagno. Monsignor Fortunato Cinà, arciprete della cattedrale scomparso nel 2007, da oggi sarà ricordato nella toponomastica cittadina.
E Monreale che cosa fa, per toglierlo dall’immeritato oblio?
MONREALE, 21 ottobre - La recente apertura della mostra “Antonino Leto Tra l’epopea dei Florio e la luce di Capri” alla Galleria d’Arte Moderna di Palermo ha portato alla ribalta la figura di un grande pittore siciliano dell’ottocento, troppo spesso trascurata dalla critica ufficiale e dagli storici dell’arte, eccezione fatta per la studiosa Maria Accascina, che già nel 1939 anno di pubblicazione del volume ‘Ottocento Siciliano – Pittura’ edito da “F.lli Palombi, Roma”, comprendendone l’enorme portata della sua pittura, ne evidenziò la grande levatura europea.