Gol, assist e tanta corsa: una prova da incorniciare
MONREALE, 6 febbraio - Stavolta nessuna sbavatura: u picciriddu è stato il migliore in campo. U picciriddu in questione è Francesco Napolitano, tra i più piccoli d'età all'interno della squadra del Monreale, certamente il più piccolo di stazza ed altezza. E' stato lui il grande protagonista della partita con il Kamarat.
Qualche volta, in passato, pur raccogliendo consensi per le sue caratteristiche che sono l'imprevedibilità e la velocità, si era beccato qualche rimbrotto da mister Tarantino, perchè non sempre cercava di sfruttare le sue armi. "Punta, punta!!!" sono state sempre le esortazioni dell'allenatore, soprattutto perchè Francesco, magari si liberava della palla con troppa fretta, vanificando così la possibilità di saltare l'uomo e creare frangenti di superiorità numerica.
Ed invece domenica scorsa, nel freddo pungente di Cammarata, Napolitano è stato devastante: è riuscito a calciare più di una volta in porta da ottima posizione, ha fatto un assist, un gol e numerose ottime ripartenze. Difficile potergli chiedere di più. Che avrebbe fatto un partitone mister Tarantino lo aveva previsto e glielo aveva pure detto in settimana. L'allenatore sapeva che il Kamarat gioca con la difesa a tre e difficilmente aggredisce sugli esterni. Manna dal cielo per uno come Napolitano, che va su e giù per la fascia destra. Si è trovato quasi sempre senza uomo e negli spazi larghi, come diciamo dalle nostre parti, "si è fatto i bagni".
Ed alla fine era raggiante, consapevole di essere stato un grande protagonista di una vittoria importantissima. "Sono contentissimo - racconta Francesco - questa stagione mi sta servendo per fare esperienza ed ho già segnato due gol. Il mio obiettivo è quello di migliorare ancora ed arrivare alla salvezza con il Monreale". Adesso mister Tarantino dovrà essere bravo a farlo stare con i piedi per terra, perchè quando si hanno quasi diciotto anni, ci si può esaltare con grande facilità. Francesco però è un ragazzo serio e saprà crescere gradualmente. Il Monreale per salvarsi ha bisogno anche di lui.