La squadra ha preso coscienza dei propri mezzi. Ora, però, concentrati sul Kamarat
MONREALE, 9 gennaio – La cosa che ha dato più soddisfazione è l'aver lasciato il campo tra gli applausi scroscianti del pubblico agrigentino. Un particolare non di poco conto, se si considera che la sconfitta contro l'Audace mette piombo sulle ali dell'Akragas.
Evidentemente anche i sostenitori di fede akragantina hanno capito la levatura della prestazione del Monreale, che – non solo non ha rubato nulla – ma che anzi può recriminare per non aver arrotondato il punteggio al di là dello striminzito 1-0. C’era poco di meglio da chiedere alla trasferta favarese conclusa con una vittoria, che se dal punto di vista aritmetico conta sempre tre punti, da quello “morale” avrà un peso non indifferente. Intanto, non ci allarghiamo troppo se diciamo che l’impresa contro l’Akragas può essere considerata di proporzioni “storiche” considerato il blasone della squadra di Agrigento e soprattutto il budget a disposizione delle casse di quella società. Per fare un esempio, è come se il Novara andasse a vincere a San Siro contro il Milan.
Motivo d’orgoglio e di soddisfazione, dunque per l’Audace e per il presidente Pippo Rosano e tutto il suo staff. Ma motivo di contentezza, pure, per l’allenatore Paolo Scalia, che dopo aver “mangiato il panettone” a dispetto di qualche detrattore, si avvia a gustarsi anche “le chiacchiere” tipiche del Carnevale. Questa vittoria, infatti, potrà significare tanto anche per il suo lavoro. I tre punti di Favara fanno correre il serio “rischio” di far prendere ulteriore fiducia alla squadra per affrontare nel migliore dei modi il girone di ritorno, perché la rendono consapevole di potersela giocare alla pari con tutti.
Sarebbe un errore, però, ed in questo Scalia ancora una volta è stato bravo a sedare gli entusiasmi, dimenticare la linea guida del campionato del Monreale. L’obiettivo deve essere sempre la salvezza, da ottenere, speriamo, al più presto possibile. La classifica continua ad essere corta e l’impegno di domenica prossima contro la neo capolista Kamarat obbliga la squadra a tornare a concentrarsi al massimo per affrontare il difficile impegno nel migliore dei modi.
Ultima annotazione: sabato scorso a Favara a gridare “Akragas” c’erano circa duemila persone. Senza pretendere di arrivare a questi numeri, sarebbe bello domenica prossima vedere il Conca d’Oro pieno di sostenitori monrealesi incitare la squadra in una festa di sport, assieme ai tanti tifosi cammaratesi che – c’è da scommetterci – giungeranno a Monreale per tifare per la squadra del loro campanile.