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Gli elefanti sono entrati nelle cristallerie

| Giuseppe Leto | L'opinione
fumetto di Giuseppe Leto

La vicenda delle autonomie differenziate come volute dall’attuale maggioranza, alla luce della sentenza della Corte Costituzionale, mette in evidenza qualcosa che va oltre la specificità dei temi affrontati.

Essa sottolinea la totale assenza di una cultura politico-amministrativa in questa destra estremista e populista che nulla ha a che vedere con la destra classica.
La sentenza della Corte Costituzionale in estrema sintesi dice che non sono incostituzionali gli obiettivi (le autonomie), ma afferma che nella proposta sono incostituzionali i contenuti ed i metodi. Rapportandosi ad una famiglia sarebbe come dire i problemi della salute, dell’istruzione dei figli ci sono, ma le soluzioni prospettate sono fuori da qualsiasi logica e controproduttive.

Una totale assenza cioè di cultura politico-amministrativa, una incapacità progettuale che stiamo pagando a caro prezzo con il vai e vieni di un manipolo di migranti mandati in Albania, con i conflitti tra i poteri dello Stato che paralizzano il sistema Paese, con gli interventi sulla sicurezza tesi a reprimere gli effetti più che a rimuovere le cause dei fenomeni con conseguenze pesanti sul piano sociale ed economico, con la compressione delle libertà sancite dalla costituzione.
Una ignoranza che queste destre mascherano con la forza, con le forzature e l’alibi del complottismo.
Amministrare uno Stato è un compito delicato, fatto di equilibri sottili che richiedono attitudini, capacità e cultura amministrativa solide. Oggi invece l’elefante è entrato nella cristalleria producendo guasti non soltanto economici, ma anche sociali morali e culturali, paventandone altri ancora più gravi financo per il pianeta.

Ma questo stato di cose in Italia non nasce all’improvviso. Esso è il frutto di una deriva iniziata tanti anni fa, da quando il linguaggio politico del confronto è stato sostituito dal linguaggio politico dello scontro, dalla violenza della parola, dall’ostentazione del gesto.
È un clima pervasivo che come l’aria penetra inavvertitamente ovunque, che esplode nelle piazze, tra generi, nei rapporti improntati più al disprezzo che al rispetto, che fomenta il bullismo. Oggi ci interroghiamo sul perché di tanta violenza, ma non è tralignata la razza umana.

E’ stato inquinato il suo habitat, siamo pervasi da questo clima assorbito con maggiore quantità da chi di norma ha bisogno di più ossigeno, i giovani.
Parliamo di vincite e di rivincite. Facciamo la conta delle sconfitte e delle vittorie. Ma la politica non è tifoseria. La politica è fatta di scelte che possono essere giuste o sbagliate, che prese oggi condizionano il nostro ed il futuro delle nuove generazioni.
Questi metodi che solleticano gli istinti più che sollecitare la ragione, che alimentano negli stati un clima violento e rancoroso, sono oggi cavalcati da un potere economico finanziario globalizzato sempre più spregiudicato, ingordo ed invadente e la saldatura dello strapotere economico con questo tipo di potere politico getta ombre inquietanti sulla tenuta dei sistemi democratici e sul futuro delle nuove generazioni.

In questo clima inquinato e sfilacciato quella del campo largo non è la perimetrazione degli spazi dei partiti o dei loro segretari, ma uno spazio perimetrato da un obiettivo prioritario, quello di fermare la deriva di una destra estremista e populista pericolosa. Un obiettivo prioritario che fa appello a tutte le forze ed a tutti i cittadini autenticamente democratici anche a quelli che per motivazioni diverse si sono disinteressati della politica.

· Enzo Ganci · Editoriali

MONREALE, 15 settembre – Presentiamo oggi la nuova veste grafica di Monreale News, il nostro quotidiano, al quale diamo un nuovo look, un nuovo aspetto.

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