Allarme di Vittorio Di Salvo alla vigilia dell'entrata in vigore delle Srr
MONREALE, 31 agosto - "A poco più di 30 giorni dal momento in cui i comuni siciliani dovranno gestire direttamente il servizio dei rifiuti il nostro comune non ha ancora predisposto un piano d'intervento che descriva dettagliatamente l'organizzazione che s'intende dare e soprattutto il personale da impiegare che dovrà tenere conto della clausola che impone di salvaguardare i livelli occupazionali dei vecchi Ato".
Lo afferma in una nota molto articolata, Vittorio Di Salvo, candidato alle primarie del Pd. "La legge regionale 9/2010 con le successive modifiche ed integrazioni, - scrive ancora Di Salvo - il nuovo piano regionale, i piani d'ambito di ciascun territorio ottimale e i piani d'intervento delle eventuali aree di raccolta ottimale (Aro), dovrebbero, con una gestione efficiente e responsabile, regolare, organizzare, affidare e controllare la gestione integrata dei rifiuti nel rispetto e nella salvaguardia e tutela dell'ambiente e della salute pubblica. L'Ato con il "nuovo corso" è un ben definito perimetro territoriale a livello provinciale e non deve essere assimilato con le vecchie società d'ambito in liquidazione. Tutti i Comuni che sono all'interno del perimetro di un Ato costituiranno (o hanno già costituito) una società chiamata "Società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti (Srr), per obbligo di legge ciascun comune parteciperà con una quota parte, proporzionale al numero di abitanti. L'assemblea della Srr è costituita dai sindaci - prosegue l'esponente Pd - o da loro rappresentanti. La Srr ha funzioni d'indirizzo, pianificazione, impiantistica, regolamentazione e di affidamento del servizio mediante gara ad evidenza pubblica. La Srr non gestirà nessun servizio, i componenti l'assemblea ed il consiglio d'amministrazione svolgeranno le loro funzioni a titolo gratuito.
In sostanza la Srr, coerentemente con le linee strategiche individuate dal piano regionale di gestione dei rifiuti, stabilisce il complesso d'interventi che garantiscono la sostenibilità economica-finanziaria del servizio nel territorio dell'ambito territoriale ottimale, individuando il tipo d'impianti, il loro numero ed ubicazione, in considerazione delle necessità e delle peculariarità del proprio territorio di riferimento. La legge prevede che ogni singolo ato dovrà dotarsi di quanto necessario per chiudere il ciclo dei rifiuti.
La formazione di aree di raccolta ottimali e la conseguente applicazione del piano d'intervento, potrebbe consentire al nostro comune di contenere i costi di gestione e di conseguenza il salasso per i cittadini, e di proiettarsi verso il raggiungimento degli obiettivi ambientali.
Ritengo che sia necessario convocare un'assemblea pubblica per illustrare alla città il redigendo piano d'intervento che l'amministrazione comunale intende attuare e che inevitabilmente, inciderà sulla vita e sulle tasche dei cittadini monrealesi ed anche sulle scelte politiche delle future amministrazioni.
In conclusione però è inutile farsi illusioni, l'emergenza rifiuti non si risolverà né domani né dopodomani, anzi c'è da prevedere che l'emergenza , nei prossimi mesi diverrà endemica, e come avviene in questi giorni ci sarà un paese dal punto di vista della presenza di "munnizza" a macchia di leopardo, con qualche ambito pulito e con altri, anche nel centro urbano, in condizioni disastrose. Ma la speranza di tutti è puntata su questo piano che dovrebbe ridarci una città veramente pulita e a costi piu' contenuti".