Il distaccamento del Corpo Forestale di San Martino verso la chiusura

Partita un'azione di ridistribuzione dei presìdi voluta dal Corpo Forestale

MONREALE, 29 gennaio - Potrebbe chiudere e trasferirsi a Palermo il distaccamento del Corpo Forestale di San Martino? L'ipotesi, ventilata nei giorni scorsi, potrebbe presto diventare concreta, e darebbe vita a pericolose conseguenze per un territorio ad alta concentrazione boschiva.

Si tratta di un'azione di ridistribuzione dei presidi forestali che ha in animo di chiudere le strutture di San Martino delle Scale e di Villagrazia. Sparirebbe quindi un importantissimo punto di riferimento per il territorio di San Martino, ad altissima concentrazione boschiva, e da sempre esposto (fino all'estate scorsa) alla continua e distruttiva azione dei piromani.

L'iter burocratico è già iniziato, come dimostrato le prime lettere inviate dal dirigente generale Giovanni Marino, che già preallertano il personale. La questione presto approderà all'Ars, dopo che il deputato Salvino Caputo ha presentato un'interrogazione parlamentare: " Comprendo le esigenze di razionalizzare la spesa pubblica regionale - afferma Caputo - ma e' chiaro che il solo ipotizzare i chiudere e trasferire il Distaccamento del Corpo Forestale di stanza a San Martino delle Scale rappresenta una vera e propria follia, perche' priverebbe il territorio di un fondamentale presidio.

San Martino e' da sempre considerato un territorio ad alto rischio incendi. Anche la scorsa estate e' stato devastato da numerosi incendi e tutti dolosi – ha continuato Salvino Caputo – e il contributo operativo del Corpo Forestale e' stato determinante nel limitare i danni ma anche per le successive attivita' di polizia giudiziaria e di quantificazione dei rischi derivanti dagli incendi. Ecco perche' il ripiegamento del Distaccamento Forestale rappresenterebbe un danno terribile per la frazione e per il vastissimo territorio. Sono certo che il Governo regionale evitera' di chiudere il presidio militare ma e' chiaro che ci attiveremo per una forte mobilitazione istituzionale e popolare".