E' ufficiale: Tonino Russo al 12° posto nella lista del Pd per il Senato

"Avrò il numero 12 come i portieri di riserva, ma non starò in panchina"

PALERMO, 11 gennaio - È ufficiale: Tonino Russo sarà candidato al Senato della Repubblica. La conferma è arrivata dopo che la direzione nazionale del Pd ha approvato le liste, ratificando sostanzialmente il risultato delle primarie.

Il partito stamattina in conferenza stampa ha presentato i nominativi e le posizioni nelle liste. A Russo, deputato uscente e componente della commissione Cultura della Camera, così come anticipato nei giorni scorsi, toccherà il dodicesimo posto nella corsa verso Palazzo Madama, una piazza quasi sicuramente non utile ai fini di una sua rielezione al Parlamento nazionale.

"Come i calciatori di un tempo, quando i numeri rappresentavano certezze e razionalità – afferma Tonino Russo scegliendo la strada dell'ironia – sulle spalle porterò la maglia numero 12, quella che si assegnava ai portieri di riserva. In effetti, ai fini della rielezione, giocherò in una posizione tutt'altro che certa. Anzi, sono sicuro che non ci sia quasi nessuna possibilità di rielezione. Certo, tutto dipenderà dal risultato che il Pd otterrà in Sicilia. E, quindi, molto dal consenso che riusciremo ad ottenere e dalla mole di impegno che riusciremo a sviluppare fino al giorno della chiusura dei seggi. Ma resta sempre una missione pressoché impossibile.

Comunque sia aggiunge il parlamentare – non mi guarderò la partita dalla panchina. Come sempre farò la mia parte e darò il mio contributo. Non mi sfilerò né mi ritirerò perché sicuro di non essere rieletto. Sarebbe un pessimo segnale verso chi crede in un progetto politico aldilà di chi lo rappresenta e delle storie e dei destini individuali dei candidati a rappresentarlo. Ci sono tantissimi nostri militanti, e ancor più moltissimi elettori, che non avranno mai la possibilità e l'onore di stare in una lista che rappresenta una speranza di cambiamento per il nostro paese. Dunque, come sempre - conclude - non risparmierò nessuna energia per sostenere il Pd ed il suo progetto per cambiare l'Italia".