Di Matteo: "Senza Imu conseguenze disastrose per il nostro Ente"
MONREALE, 31 ottobre – Così come avevamo anticipato ieri, l'amministrazione comunale si dirige verso la dichiarazione di pre-dissesto finanziario. Una scelta, che per il sindaco Filippo Di Matteo, il dirigente del settore Finanze Alessandro Polizzotto e l'assessore Giuseppe La Fiora appare ormai inevitabile.
Un percorso – dice il Comune – diventato l'unico percorribile dopo il "no" del Consiglio comunale all'approvazione del regolamento di introduzione dell'Imu, che avrebbe istituito l'imposta su percentuali maggiorate rispetto a quelle individuate dal Governo nazionale.
«Non sarà possibile approvare il bilancio di previsione – dice il sindaco – in quanto viene a mancare una risorsa indispensabile che avrebbe consentito di coprire le minori entrate connesse ai tagli dei trasferimenti statali e regionali, alla spending review, alla perdita di gettito dell'addizionale sull'energia elettrica passata allo Stato, ed al 50 per cento del gettito IMU che andrà al Governo centrale».
«Un grave gesto di irresponsabilità – aveva detto ieri Di Matteo, al termine della seduta consiliare – nei confronti della città di Monreale. – Dalla mancata approvazione dell'imu, deriveranno, infatti, conseguenze disastrose per la finanza del nostro ente».
Da parte dell'assessore al Bilancio Giuseppe La Fiora, questa scelta di non votare l'imu comporterà decisioni drastiche per il nostro Comune, a danno certamente dei cittadini, degli impiegati e dei servizi che non potranno piu' essere garantiti. «Il nostro bilancio infatti – dichiara La Fiora – non puo' prescindere da una entrata strutturale propria, come l'Imu che rappresenta la pietra miliare delle nostre entrate correnti, in quanto si va e si andrà sempre più riducendo l'intervento della Regione e dello Stato come purtroppo abbiamo sperimentato in questi ultimi giorni. Avevo rappresentato ai signori consiglieri sia in commissione, che in aula plenaria come il nostro bilancio sia fatto solo ed esclusivamente di spese obbligatorie previste per legge, tra cui una voce rilevante è quella del personale, non ci sono quindi spese folli o capitoli su cui apportare tagli.
L'Imu nella misura da noi proposta ci avrebbe consentito soltanto di raggiungere l'equilibrio di bilancio, coprendo quelle spese. Adesso non siamo in grado di presentare un bilancio in equilibrio, anche perché nel bocciare l'imu il consiglio non ha individuato risorse alternative per colmare lo squilibrio. Non vedo altre soluzioni – ha continuato La Fiora – a questo punto che quella di sfruttare la procedura del pre-dissesto finanziario recentemente varata dal Governo con decreto legge 174 /2012 'salvaentilocali' , ciò comporterà inevitabilmente scelte dolorose che saranno monitorate dalla Corte dei Conti, quali portare al massimo le aliquote delle tasse e le tariffe dei servizi, garantire la copertura totale del costo dello smaltimento dei rifiuti, una revisione sulle dotazioni della pianta organica con l'obbligo di precisi obiettivi di riduzione della spesa del personale con conseguenze evidentemente negative sui propositi di stabilizzazione del personale precario».
«Ritengo paradossale e contraddittorio a questo punto – ha concluso il sindaco Di Matteo – che il consiglio bocci l'Imu e subito dopo approvi l'ordine del giorno per la stabilizzazione dei precari».