"Potranno nascere occasioni di sviluppo ed occupazione"
MONREALE, 18 giugno - Il caseificio confiscato al boss Bommarito è stato assegnato alla cooperativa So.Svi.Le dopo una selezione effettuata con bando pubblico dal Comune di Monreale.
Il bene sarà destinato a caseificio e si avvierà la produzione legata al comparto agricolo e zootecnico. Inoltre con la collaborazione di Crias, Irfis e Unicoop che avevano partecipato al protocollo di intesa per lo start-up sarà possibile reperire risorse finanziarie e partecipare ai bandi del Pon Sicurezza. Soddisfazione viene espressa da Salvino Caputo, parlamentare regionale del Pdl che da vice sindaco di Monreale aveva avviato l'iter per l'assegnazione e da Salvo Graffato sindaco
di Roccamena, all'epoca presidente del Consorzio Sviluppo e Legalità. "Finalmente potrà essere utilizzato il bene confiscato alla mafia e si potranno avviare nuove occasioni di sviluppo del territorio nel settore agricolo e della zootecnica - dichiara Caputo - sarà possibile avviare le procedure per accedere ai fondi comunitari per la sicurezza e creare posti di lavoro. L'iniziativa assume anche una grande importanza sotto l'aspetto sociale perché si rende utilizzabile e produttivo un bene che era uno dei simboli della ricchezza della criminalità mafiosa. Ancora una volta – conclude Caputo - vi è la dimostrazione di come sia importante l'utilizzo dei beni confiscati alla mafia per ridare alla cittadinanza un bene dal quale potranno sorgere occasioni di sviluppo e occupazione".