Rifiuti: non arriva il pagamento degli stipendi, domani niente raccolta

Due le mensilità non ancora pagate ai lavoratori Ato

MONREALE, 3 marzo – A quasi un mese dalla sottoscrizione dell’accordo che avrebbe dovuto regolarizzare i pagamenti degli stipendi, i lavoratori dell’Ato Palermo 2 sono ancora in attesa di percepire i loro emolumenti. Ecco perché con ogni probabilità domani si asterranno dal lavoro. La decisione di far saltare il turno di raccolta è emersa al termine della riunione che si è tenuta stamattina nei locali dell’Isola ecologica di Aquino, alla quale hanno preso parte i lavoratori ed il commissario liquidatore Roberto Terzo. Domani, quindi, i lavoratori Ato si asterranno dal lavoro per rivedersi lunedì mattina e decidere il da farsi. Pare, infatti, che neppure il bonifico sia stato emesso. Forse l'emissione avverrà nei primi giorni della prossima settimana.

Tutto questo, come detto, nonostante il documento sottoscritto lo scorso 7 febbraio nella Sala Rossa del Municipio (della cui sigla Monreale News aveva dato notizia), con il quale l’amministrazione comunale si impegnava a pagare con regolarità gli stipendi dei lavoratori. La ratifica del documento era arrivata al termine di un lungo periodo di protesta, nel quale l’emergenza rifiuti aveva invaso il centro abitato di Monreale e soprattutto le frazioni e le campagne, che era sfociata nella protesta eclatante dei lavoratori, che avevano portato i loro automezzi in piazza Vittorio Emanuele, sotto il Municipio.

«Sappiamo bene delle difficoltà economiche del Comune afferma il consigliere Massimiliano Lo Biondo (Pd), che ha preso parte all’incontro – ma questo non giustifica il fatto che nessuno, nei giorni addietro, si sia preoccupato di come rispettare quell'accordo politico. E cosa ancora grave e' che nessuno si sia preso la briga di parlare chiaro con i lavoratori e dire loro delle difficoltà». Intanto mercoledì 7 marzo alle è 19 e' stato convocato il consiglio comunale per discutere della gestione dell'Ato PA 2. «Invito tutta la cittadinanza a partecipare - aggiunge Lo Biondo - perché se mancano i soldi per gli stipendi dei lavoratori, la raccolta differenziata non esiste e comunque il servizio e' spesso precario e la Tarsu non copre più il servizio, allora, questa gestione interessa tutta la città perchè avviene coni soldi dei cittadini».