• Prima pagina
  • Cronaca
  • Politica
  • Lo Biondo (Pd): "Monreale rinuncia alla possibilità di aggiornamento del Piano per l'Assetto Idrogeologico"

Lo Biondo (Pd): "Monreale rinuncia alla possibilità di aggiornamento del Piano per l'Assetto Idrogeologico"

"Così nessuna nuova economia a supporto del territorio"

MONREALE, 21 febbraio - «L'amministrazione a Monreale perde l'occasione per presentare l'istanza di aggiornamento del Piano per l'Assetto Idrogeologico. E quindi la possibilità di potere intervenire a tutela del territorio attraverso finanziamenti pubblici».

A renderlo noto è il consigliere comunale del Partito Democratico Massimiliano Lo Biondo. «Questa mancanza – scrive Lo Biondo – comporta pure la possibilità di portare nuova economia a supporto del territorio. Questa, qualora ve ne fosse ancora bisogno, la dimostrazione che non esiste alcuna politica di gestione e valorizzazione del territorio, né alcuna progettualità sui quei finanziamenti europei che sicuramente potrebbero essere una grossa e importante boccata d’ossigeno per una economia locale sempre più vulnerabile. E come se non bastasse il Piano Regolatore Generale presentato al Genio Civile è fermo al palo per la valutazione d’impatto ambientale. Così chi ci perde è solo la città. Ed è giusto che i cittadini ne siano a conoscenza». Secondo Lo Biondo, la Regione Sicilia aveva dato la possibilità, ai Comuni, quindi anche a Monreale, di presentare istanza di aggiornamento. Ad oggi le richieste di finanziamento presentate dal Comune di Monreale alla Regione sommano a sole 3 schede tecniche, interessanti la via Regione Siciliana (Contrada Caputo e Contrada Caputello). Sulla questione interviene anche il gruppo consiliare del Pd: «Ben poca cosa – scrivono i Democratici in un comunicato – visto che sono circa 636 gli ettari di territorio interessati dai diversi livelli di pericolosità, rischio e dissesto geomorfologico. A questi ancora devono aggiungersi le condizioni idrauliche. Il territorio di Monreale, per estensione territoriale, è il 2° più vasto della Sicilia, e nonostante questo sconta l’assenza di un piano regolatore aggiornato e di una politica che non interviene su un territorio che in questi ultimi anni è stato martoriato da frane, sia nelle periferie che finanche nel centro abitato Sulla questione presenteremo una interrogazione urgente per costringere l'amministrazione a dire finalmente cosa ha fatto e cosa intende fare per il territorio».