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Di Matteo replica agli attacchi di Rincione e Mario Caputo

| Enzo Ganci | Politica

Dura presa di posizione del sindaco dopo le sortite dei due esponenti del Pdl

MONREALE, 28 novembre - Le scaglie nelle unghie fanno male. Ecco perché il sindaco di Monreale, Filippo Di Matteo ha voluto togliersene due, che evidentemente dovevano dargli molto fastidio, soprattutto quando a mettergliele erano stati due esponenti del proprio partito.

Nei giorni scorsi, infatti, tanto Giorgio Rincione, quanto Mario Caputo, entrambi consiglieri comunali sotto il vessillo del Pdl non hanno risparmiato critiche al primo cittadino. Critiche, che in ordine di tempo, sono arrivate all’indomani delle dimissioni dell’ex vicesindaco Salvino Caputo, che ha scelto di mantenere il proprio scranno a Sala d’Ercole. Rincione, nei suoi interventi, aveva messo l’evidenziatore sugli argomenti del piano regolatore e della famosa “piramide” di piazza Vittorio Emanuele. Di Matteo, in sede di replica, ha assestato anche lui le sue stilettate.

“E’ possibile che il consigliere Rincione abbia dimenticato il PRG per dieci anni, cioè prima da vicesindaco della giunta Caputo e poi da assessore della giunta Gullo? E’ possibile che il consigliere Rincione si ricordi di questo importante strumento fondamentale per lo sviluppo della nostra cittadina solo adesso che non fa più parte dell’amministrazione ?”. E’ questa la risposta che il sindaco Di Matteo riserva al consigliere in merito alla richiesta di informazioni sul piano regolatore. “Tengo a precisare - prosegue Di Matteo - che la mia amministrazione ha più volte sollecitato, sia verbalmente che per iscritto, l’esame del PRG da parte del Genio Civile. Attualmente siamo in attesa che venga redatta la Valutazione Ambientale Strategica”. Inoltre - dice invece Di Matteo in merito alla questione “Piramide” - è quantomeno singolare che l'ex assessore Rincione si accorga solo adesso di questa oscenità urbanistica, avendo lo stesso votato diverse delibere in tutte le amministrazioni di cui ha fatto parte, che ne hanno permesso la realizzazione. Voglio comunque precisare - conclude Di Matteo - che la mia amministrazione ha diverse volte ripulito e messo in sicurezza la piramide, ed inoltre ne ha disposto la eliminazione".

Mica da ridere la bordata riservata poi a Mario Caputo, in merito alla questione della commissione cosiddetta “ex articolo 5”. "Apprendo con grande piacere che il consigliere Caputo, dopo le dimissioni del fratello da vicesindaco, si occupi dei problemi della frazione di Grisì. Allo stesso modo spiace constatare che nessun incontro si sia svolto tra il mio delegato sindaco Giulio Mannino, il consigliere Caputo e un gruppo di residenti. Per dovere di verità - continua Di Matteo- comunico che la mia amministrazione ha posto in essere tutti gli atti per l'assegnazione dei finanziamenti esistenti, e che allo stato attuale non esistono ulteriori somme da assegnare e pratiche da esitare, in quanto esaurite per legge. Ringrazio comunque il consigliere Caputo - conclude Di Matteo - per il suo prezioso consiglio rassicurandolo che la ricostruzione di Grisì non sarà bloccata dai miei impegni istituzionali".

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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