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Di Matteo: "Ho chiesto le dimissioni solo dei tre liquidatori, non degli altri"

| Enzo Ganci | Politica

E' polemica, frattanto, con il consigliere Lo Biondo

MONREALE, 25 agosto - «Ho chiesto le dimissioni soltanto dei tre liquidatori Roberto Terzo, Franco Vetrano e Jonny Castronovo e non dei altri 2 commissari Ettore Ragusa e Vincenzo Vivona nominati dalla Regione».

Il sindaco Filippo Di Matteo torna sulla richiesta di dimissioni dei tre commissari liquidatori, spiegandone le ragioni e polemizzando col Pd.

«La mia richiesta non ha nulla di personale – dice Di Matteo – ma risponde al dovere di sindaco di salvaguardare la salute dei cittadini e di dare una decorosa immagine della nostra città alle migliaia di turisti che giornalmente arrivano per visitare i nostri monumenti. La mia non è una battaglia politica, ma un preciso dovere che ho nei confronti della comunità monrealese. Purtroppo lo stato di fatto in cui versa la città mi induce a ritenere responsabili i tre liquidatori a cui spetta il compito di gestire in modo efficiente la società».

Il primo cittadino se la prende poi con l'opposizione accusandola di fare critiche sterili. «Le dichiarazioni del consigliere Massimiliano Lo Biondo – aggiunge il sindaco - sono faziose e pretestuose, in quanto tutte le volte che all'ordine del giorno è stato inserito il dibattito sull'emergenza rifiuti il consigliere Lo Biondo e numerosi rappresentanti del suo partito (PD) hanno preferito abbandonare l'aula dimostrando poca sensibilità ed interesse verso un problema serio. I suoi sono attacchi personali rivolti ad un rappresentante della mia amministrazione dimostrano un’acredine personale, piuttosto che atteggiamento costruttivo. Lo Biondo – continua Di Matteo- non deve dimenticare che lui stesso ha fatto parte e sostenuto l'ex amministrazione Gullo e che in quel periodo la presidenza dell'Ato Palermo 2 era stata affidata alla professoressa Lea Giangrande, moglie dell'ex sindaco Toti Gullo».

Il sindaco Di Matteo, inoltre invita il consigliere Lo Biondo, a verificare come mai gli altri comuni che fanno parte dell'ATO che non hanno ancora anticipato nessuna somma, siano puliti e invece Monreale che ha anticipato le mensilità fino a settembre per garantire il servizio è sommersa dai rifiuti.

Il Comune di Monreale questa mattina ha dovuto ricorrere ancora una volta al nolo di un semirimorchio per tentare di eliminare qualche postazione in periferia e nelle frazioni che rimangono ancora sommerse dalle tonnellate di rifiuti. «Non posso piu' accettare questa situazione – ha concluso Di Matteo – l'emergenza rifiuti a Monreale deve finire costi quel che costi, la nostra città deve ritornare ad essere pulita. Eventuali irregolarità dovute alle passate gestioni, non riguardano la mia amministrazione ma era un preciso compito dei liquidatori accertarle e denunciarle. Fino ad oggi nessun accertamento è stato fatto dai liquidatori di cui io sia a conoscenza. I signori liquidatori hanno brillato per la totale assenza, e la mancata gestione dell'Ato».

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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