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Mafia: è partita oggi la prima trebbiatura sul fondo "Verbumcaudo"

| Enzo Ganci | Cronaca varia

Produrrà grano, col quale sarà realizzata a pasta

MONREALE, 25 giugno - Sono iniziate stamattina, alla presenza delle massime autorità civili e militari, le operazioni di trebbiatura sul feudo di Verbumcaudo confiscato ai fratelli Michele e Salvatore Greco, gestito dal Consorzio "Sviluppo e Legalità".

L'ente, come è noto, è tra quelli riconosciuti come modello dal Ministero dell'Interno e negli anni si è contraddistinto nella valorizzazione e nell'utilizzo dei beni sottratti a "Cosa Nostra". All'evento hanno preso parte, tra gli altri, il presidente del Consorzio Sviluppo e Legalità e sindaco di Monreale Filippo Di Matteo ed il direttore Lucio Guarino, il giudice Leonardo Agueci in rappresentanza della Procura di Palermo e il presidente del tribunale ufficio gip cesare vincenti, il direttore nazionale per i beni confiscati alla Mafia Giuseppe Caruso, il prefetto di Palermo Umberto Postiglione, il comandante del Gruppo Monreale dell'arma dei Carabinieri di Monreale, colonnello Pietro Salsano, il presidente di Libera Don Luigi Ciotti, il senatore Beppe Lumia , il presidente della Commissione Regionale Antimafia Calogero Speziale ed in rappresentanza della Regione Sicilia Emanuela Giuliano e Caterina Cannariato. Il feudo è stato assegnato in proprietà, nel novembre scorso, dall'Agenzia nazionale per l'amministrazione e destinazione dei beni confiscati alla Regione Siciliana Assessorato regionale dell'Economia che ne ha affidato la gestione al Consorzio di Comuni Sviluppo e Legalità.

Le operazioni di trebbiatura da parte dei giovani di Libera sono state precedute da alcuni interventi moderati dal direttore Guarino che si è detto soddisfatto per questo risultato. Il presidente del Consorzio Filippo Di Matteo ha ribadito la sua volonta' e disponibilità ad assegnarlo in una fase successiva ad una cooperativa di giovani locali per dare un maggiore segnale di riscatto sociale ed anche imprenditoriale ed un ulteriore risposta a Cosa Nostra. «I giovani devono credere in questa volonta' di rinnovamento – ha aggiunto Di Matteo – e devono lavorare in sinergia con le Istituzioni». Da parte del Direttore dell'Agenzia Giuseppe Caruso è arrivato un ulteriore appello alle forze politiche che lavorino a livello legislativo per elaborare una norma che possa bypassare il problema delle ipoteche che incidono sulla possibilita' di assegnare questi beni. Il prefetto Postiglione ha portato il saluto del Ministro dell'Interno ed ha lanciato un appello ai sindaci delle Madonie a seguire l'esempio del Consorzio Sviluppo e Legalità poiché sono i responsabili sul territorio . «Il disegno strategico che il Consorzio intende perseguire – ha concluso Guarino - nel medio periodo (due anni da oggi) è quello di creare, mediante selezioni pubbliche, una cooperativa formata da giovani disoccupati del comprensorio specializzata nel settore dell'agricoltura biologica cui affidare la gestione del bene».

«L'avvio della mietitura nel fondo Verbumcaudo - ha aggiunto in una nota il parlamentare regionale Salvino Caputo, componente della commissione parlamentare antimafia dell'Ars - è certamente un segnale positivo di forte presenza dello Stato nel territorio e di contrasto alla criminalità organizzata. Oggi il bene simbolo del potere mafioso è tornato nella disponibilità di tutti e sottratto al sopruso ed ai condizionamenti. Credo che a questo punto bisognerebbe adottare lo stesso criterio adottato per il feudo Verbumcaudo anche a tutti gli altri beni che sono confiscati e che per problematiche attinenti a ipoteche con banche non possono essere utilizzati».

 

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· Enzo Ganci · Editoriali

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