Raccolta rifiuti: protestano i lavoratori dell'Ato

Caputo: "Lo sciopero è infondato". Il Pd presenta un'interrogazione consiliare

MONREALE, 19 ottobre – Stamattina un gruppo di dipendenti dell’Ato rifiuti “Alto Belice Ambiente” ha protestato in piazza Vittorio Emanuele, davanti la sede del municipio. L’agitazione è stata promossa dalle sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil, che lamentano il mancato pagamento delle spettanze, più alcune presunte inadempienze dell’azienda. Tra queste spicca la questione dei contributi e della cessione del quinto in favore dei lavoratori.

L’azione, per quanto non sia stata massiccia, ha certamente avuto delle ripercussioni sulla raccolta della spazzatura, anche perché è arrivata al termine di tre giorni caratterizzati dalla protesta e da assemblee sindacali. In disaccordo con le lagnanze degli operai il presidente della società d’ambito Salvino Caputo.

«Ho chiesto al Prefetto di Palermo, all’agenzia per la regolamentazione del diritto allo sciopero e alla stazione dei carabinieri di Monreale di verificare la fondatezza e la regolarità dello sciopero – scrive in una nota - Avevamo comunicato ai sindacati l’avvenuto pagamento dello stipendio di novembre invitandoli a far cessare lo stato di agitazione, atteso che lo sciopero era stato indetto proprio per questo motivo. Nonostante cio’ domenica non sono stati raccolti i rifiuti, lunedì blocco per assemblea e oggi sciopero con la conseguenza di oltre 200 tonnellate di rifiuti per strada da smaltire».

Caputo annuncia di aver convocato un’assemblea urgente dei sindaci aderenti all’Ato «per verificare se esistono le condizioni per avviare la liquidazione della società e la nomina di un commissario ai sensi della legge votata dal Parlamento».

Della vicenda Ato rifiuti si era interessato nei giorni scorsi il gruppo consiliare del Pd, che aveva presentato in Consiglio un’interrogazione parlamentare firmata da tutti i consiglieri.
«Focalizziamo l’attenzione anche sulla questione dei “noli a caldo” – scrive Massimiliano Lo Biondo, primo firmatario – ovvero sull’affidamento della fornitura dei mezzi, con tanto di autisti, per la raccolta dei rifiuti. Un aspetto, quello del nolo a caldo, che, proprio sulla condizione di economicità della gestione, vuole fare rilevare l’anti-economicità dell’affidamento quando l’Ato Palermo 2 ha in pianta organica circa 60 autisti, 110 mezzi e 3 meccanici. Non si capisce perché si debba ricorrere all’affidamento, per un costo giornaliero di circa 540 euro al giorno, quando esistono i mezzi e gli autisti».