Di Matteo: "Un modo per invitare a lasciare l'auto lontano dal centro"
MONREALE, 22 gennaio - La decisione di imprimere una svolta nel progetto di pedonalizzazione invocata da cittadini e commercianti ha preso il via con la nascita, fin da ieri, dell'isola pedonale in piazza Vaglica.
Un triangolo “felice” reso tale da piante e fioriere con l’obbligo scorrevole delle auto provenienti dalle vie Civiletti e Roma a confluire in via Santa Maria Nuova. «Un’iniziativa necessaria – secondo il sindaco Filippo Di Matteo – che dovrà contribuire al rilancio delle attività produttive, un modo per invitare cittadini e visitatori a lasciare l’auto lontano dal centro». Un progetto preso a cuore anche dagli esercenti della via Roma.
Per Cristiano Drago di “Virgolina sport”: «Per facilitare l’accesso ai nostri negozi e permettere di sostare, godersi le vetrine e fare tranquillamente lo shopping abbiamo creato, a nostre spese, una difesa con un cordolo di piante per venire in aiuto alla polizia municipale». Per l’assessore ai “Caschi Bianchi” Marco Intravaia: «Un passo significativo quello di piazza Vaglica come punto di partenza per una “nuova primavera monrealese” che punta al rilancio turistico facendo di Monreale non solo la città del duomo, inserita in circuiti che prevedono visite “lampo”, ma un luogo nel quale rimanere il più possibile. Un obiettivo che porteremo avanti con la collaborazione dei commercianti - continua Intravaia - riqualificando il centro storico con il primo passo in direzione di una graduale chiusura al traffico delle nostre belle piazze a partire dai fine settimana per poi estendere il provvedimento in tutto il periodo estivo».
Anche se per certi versi in questi giorni non manca un certo malcontento di chi si ritiene danneggiato come fa saper Ciro Giangrande, gestore di bar, nel ritenere che al guasto delle basole del pavimento delle nostre piazze sottoposte ad un frenetico traffico viario anche di mezzi pesanti compreso il bus Amat, si aggiunge la perdita di presenze tenute più lontano con circa dieci negozi che hanno abbassato la saracinesca.