Nessuno interviene, protestano i residenti
MONREALE, 19 ottobre - Ormai lo chiamano «Il tombino della discordia». E’ quello che si trova lungo la SP 57, a San Martino delle Scale. Sembra, infatti, che su questa arteria ci sia un conflitto di competenze tra il Comune di Monreale e quello di Palermo. Il risultato è che nessuno interviene quando c’è un problema. In questo caso il problema è proprio il tombino, che quando piove, ed in questi giorni è piovuto davvero tanto, si stacca dalla base e comincia a”navigare” lungo la strada, trasportato dalla forza delle acque piovane.
Probabilmente il canalone sottostante sarà intasato e quando arriva la pioggia, l’acqua fa “stappare” il tombino. Tutto ciò crea notevoli problemi alla circolazione stradale, perché i passanti, nel tentativo di scansare il tombino corrono il serio rischio di sbandare.
La botola, poi, resta scoperta, col risultato di mettere a repentaglio l’incolumità delle autovetture e dei motocicli.
Ieri una ragazza, inavvertitamente, procedendo con uno scooter, è andata ad infilarsi proprio nel buco lasciato libero dal tombino che frattanto vagava lungo la strada. Si è ferita, ma quasi quasi può ritenersi fortunata perché non le sono occorsi guai più seri.
«Insomma - si chiedono gli abitanti – è necessario aspettare che ci scappi il morto per intervenire?».
Stamattina, nonostante le proibitive condizioni meteorologiche, a fare un sopralluogo sul posto sono stati il delegato sindaco di San Martino delle Scale Bartolo Belmonte, il presidente del circolo territoriale del Pdl di Boccadifalco, Nicola Arduino e l’ex consigliere della frazione Montana, Salvo Cottone (nella foto).
«E’ assurdo - scrivono - che nessuno sappia di chi sia la competenza per riparare il tombino. È un vero e proprio scaricabarile, tra la Provincia, Monreale e Palermo».