Antonino D’Aleo, una vita in Polizia. Era stato il questore di Mantova
VERONA, 25 agosto – Si è spento ieri sera a Verona, città nella quale risiedeva, Antonino D’Aleo, fratello del capitano Mario, ucciso dalla mafia il 13 giugno 1983, assieme all’appuntato Giuseppe Bommarito ed al carabiniere Pietro Morici. Aveva 72 anni.
Antonino D’Aleo, a differenza del fratello che aveva abbracciato l’Arma dei carabinieri, aveva speso tutta la sua vita in Polizia: prima come capo della Squadra Mobile di Verona, poi da questore di Sondrio e poi di Mantova. Gli ultimi anni della carriera li aveva trascorsi a Verona. Purtroppo un edema polmonare improvviso non gli ha dato scampo.
A Monreale era venuto il 13 giugno del 2013, in occasione del trentennale dell’agguato di via Scobar, in cui suo fratello Mario perse la vita. In quella occasione lo avevamo intervistato e ci aveva fornito un commosso ricordo del capitano dei carabinieri, già comandante della Compagnia di Monreale, che, come ci disse in quella circostanza, fu assassinato perché “aveva messo le mani dove non doveva metterle”.
I funerali di Antonino D’Aleo si terranno domani pomeriggio alle ore 17 nella chiesa di Avesa, frazione della città di Verona, luogo in qui l’expo poliziotto risiedeva.
Alla famiglia D'Aleo le condoglianze più senttie da tutto lo staff di Monreale News.