Ad aumentare le possibilità di sinistri la totale assenza di illuminazione lungo il tratto
MONREALE, 9 agosto - Il pericolo, nella vita, può essere dietro l’angolo ed è possibile che con sé porti eventi di natura irreversibile: non imbarazzatevi, per carità, gli scongiuri sono ammessi.
D’altronde, perché non comprendervi? La premessa, seppur doverosa, vi autorizza a qualificarci come dei “menagramo”, ma se la nostra linea editoriale può contribuire a condizionare in positivo le sorti del vostro destino, da appassionati di cinema, coglieremo col sorriso le critiche del “Semanzara” di turno. In fondo, a volte è proprio con il grande schermo che riusciamo, attraverso un’opera, a riflettere approfonditamente su determinate tematiche e chi, come noi, coltiva la medesima passione, non può non condividere la nostra tesi se ha realmente apprezzato appieno film come “Final Destination”, “The Butterfly Effect” o “Donnie Darko”.
Tuttavia, provate ad immaginare un tratto di carreggiata importante, durante le ore notturne, privo di illuminazione pubblica, ridotto a causa dei lavori in corso, in assenza di una coppia di semafori da cantiere (presente soltanto nelle ore di intervento) che disciplinano la transitabilità nel doppio senso di marcia, in prossimità di una curva e senza illuminazione pubblica: cosa pensate possa accadere? Beh, se si è fortunati nulla. Oggi, però, affidarsi totalmente all’intercessione della Dea Bendata risulta davvero anacronistico. E del tutto fuori luogo è quanto accade purtroppo in via Regione Siciliana dove, da giorni, alcune opere di manutenzione, interessano una porzione di strada in prossimità del civico 66. Se durante gli interventi diurni ad alternare il transito lungo l’unica corsia percorribile sono i semafori mobili, nelle ore notturne vige la libera interpretazione. A farlo notare sono alcuni residenti della zona: “La strada è buia - dicono - e di per sé percorrerla risulta già pericolosa. Se a questo aggiungiamo i detriti presenti a causa degli scavi anche a velocità moderata si rischia un impatto frontale: fortunatamente non è accaduto nulla di tutto ciò”.
Fortuna, sì. Viceversa, sappiate, che il bilancio registrato potrebbe essere del tutto negativo e che a quel punto, il destino di un individuo, verrebbe compromesso dalla legittima volontà di tornare a casa sano e salvo (a Dio piacendo).