Sul mercato gli esemplari avrebbero fruttato alcune migliaia di euro
MONREALE, 23 marzo - I carabinieri del Nucleo a Radiomobile della Compagnia di Monreale, nel primo pomeriggio di ieri, hanno sorpreso due bracconieri che avrebbero violato le norme a tutela dell'ambiente e della fauna protetta.
Nel corso di un posto di controllo lungo la circonvallazione del centro normanno, i militari hanno intimato l'alt alla Fiat Panda con a bordo due uomini. Il conducente, alla vista della gazzella, ha tentato di darsi alla fuga approfittando del traffico dell'ora di punta, ma i due occupanti sono stati immediatamente bloccati e identificati.
Gli uomini dell'Arma, allora, hanno proceduto ad effettuare una perquisizione del mezzo, scoprendo, in realtà, di essersi imbattuti in due cacciatori di frodo.
I carabinieri, infatti, hanno rinvenuto nascoste all'interno del veicolo, delle gabbie con centinaia di volatili, tra i quali cardellini, verzellini e cinciallegre appena cacciati e singoli esemplari delle stesse specie utilizzati come richiamo. Inoltre, sul mezzo sono stati trovati e sequestrati gli strumenti utilizzati per la caccia consistenti in due reti a maglie molto strette e sei gabbie. L'attività avrebbe fruttato, nel sempre più prolifico mercato clandestino della vendita di animali, migliaia di euro.
Al termine dell'attività investigativa i due fermati, G.G. 65enne e F.F. 21enne entrambi già con precedenti specifici, sono stati deferiti in stato di libertà per attività abusiva di uccellagione, cattura e abbattimento di specie di volatili inseriti nella "convenzione di Berna", in quanto a grave rischio di estinzione e per caccia di animali nei confronti dei quali non è consentita la cattura.
Tutti i volatili, come disposto dall'autorità giudiziaria, sono stati immediatamente liberati dai carabinieri nelle colline monrealesi.