Per i carabinieri l'accusa è di tentato omicidio
MONREALE, 19 novembre - L'accusa è di quelle pesanti: tentato omicidio. Di questo, almeno, sono convinti i carabinieri di Monreale, che ieri sera hanno tratto in arresto Davide Adimino, 21 anni, disoccupato, pluripregiudicato.
Secondo la ricostruzione effettuata dai militari, avrebbe dato fuoco ieri sera in pieno centro a Monreale ad Andrea Rusticano, 35 anni, operaio, anch'egli pregiudicato. Il fatto è avvenuto nella centralissima via Pietro Novelli, a due passi da piazza Canale, ieri pomeriggio, intorno alle 18,45.
Adimino avrebbe gettato della benzina sul corpo di Rusticano, appiccandogli il fuoco addosso. Quest'ultimo, avvolto dalle fiamme, ha chiesto aiuto ai vicini, che immediatamente si sono prodigati per spegnere il fuoco che stava già divampando sul corpo dell'uomo.
Attorno alla vicenda, come era normale che accadesse, si è focalizzata l'attenzione di tutti i passanti, considerato che a quell'ora, quella strada è densamente popolata di gente.
Rusticano è stato trasportato d'urgenza con l'ausilio dell'autoambulanza del 118, all'ospedale Civico di Palermo, dove gli sono state riscontrate ustioni di 3° grado su diverse zone del corpo: volto, collo, cuoio capelluto e mano destra e sinistra, per un totale del 15% della superficie corporea.
Sul posto, frattanto, erano giunti i carabinieri della Stazione di Monreale, allertati da una chiamata del Nucleo Radiomobile. Poco dopo i militari hanno individuato in Davide Adimino l'autore del gesto, traendolo in arresto.
Questi, che avrebbe ammesso di esserne stato l'artefice, adesso si trova detenuto presso il carcere dell'Uccidardone a disposizione dell'autorità giudiziaria, in regime di isolamento. Restano ancora ignoto e su questo stanno lavorando gli inquirenti, il movente del gesto. Su quest'ultimo particolare, infatti, Adimino si sarebbe rifiutato di rispondere ai militari.