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Terremoto a Casteldaccia: arrestati sindaco, vicesindaco e un assessore

| Silvio Cancemi | Nera e giudiziaria

L'accusa è quella di corruzione

CASTELDACCIA, 5 dicembre –Arrestati il sindaco di Casteldaccia Giovanni Di Giacinto, il suo vice Giuseppe Montesanto, assessore della giunta, Marilena Tomasello, una funzionaria del Comune e un geometra dell’ufficio tecnico.

Per la Procura di Termini Imerese che ha firmato il provvedimento eseguito dai carabinieri, i cinque esponenti della pubblica amministrazione avrebbero incassato tangenti sotto forma di assunzioni di parenti e amici per poter lavorare con il comune di Casteldaccia. Che si trattasse di incarichi per il sostegno dei disabili o per la raccolta dei rifiuti o ancora per il rilascio di concessioni edilizie, da oltre due anni la prassi era consolidata: lavori e appalti in cambio di assunzioni e in qualche caso anche di denaro.

Tutti e cinque gli arrestati a vario titolo devono rispondere di corruzione, abuso d’ufficio, falso materiale ed ideologico. A firmare l’ordinanza di custodia cautelare il gip su richiesta del procuratore di Termini Imerese Ambrogio Cartosio e del sostituto Daniele Di Maggio.

Oltre ai cinque arrestati sono indagate altre persone, fra cui gli imprenditori e i commercianti che hanno pagato i politici e i funzionari comunali di Casteldaccia.

L’indagine della procura era già stata avviata quando è successa nel novembre del 2018 la tragedia in cui sono morte nove persone per un’alluvione. Gli inquirenti hanno accertato decine di casi di corruzione fino a quest’estate.

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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