Dovrà rispondere di abuso d'ufficio. La prima udienza il prossimo 11 gennaio
PALERMO, 13 ottobre – Sono stati rinviati a giudizio l’ex sindaco di Monreale, Filippo Di Matteo e i due impiegati comunali, Mario Cusimano e Giuseppa Pandolfo. L’ex primo cittadino dovrà rispondere di abuso d’ufficio, Cusimano e Pandolfo pure di omissione di atti d’ufficio.
Lo ha stabilito oggi il Gup Roberto Riggio al termine dell’udienza preliminare, individuando pure nel prossimo 11 gennaio la data di inizio del processo che si terrà davanti la terza sezione penale del tribunale di Palermo.
Di Matteo era rappresentato dagli avvocati dagli avvocati Rosaria Messina e Angelo Brancato; Mario Cusimano da Giuseppe Botta, Giuseppa Pandolfo, infine, dall’avvocato Salvino Pantuso.
La questione, come Monreale News aveva riportato lo scorso 6 ottobre, riguarda una ventina di determine sindacali, sottoscritte proprio da Di Matteo mentre era sindaco di Monreale, con le quali, tra il 2013 ed il 2014, erano state concesse alcune autorizzazioni ad occupare il suolo pubblico per attività commerciali. L'azione della Procura era stata condotta poiché l'ex primo cittadino avrebbe esercitato poteri, quelli degli atti concessori, che la legge attribuisce solo ai dirigenti degli uffici preposti, causando, con questo comportamento, secondo le teorie accusatorie, un "ingiusto vantaggio patrimoniale" ai beneficiari.
L'indagine aveva coinvolto pure, in un caso, il vicecomandante della Polizia Municipale, Mario Cusimano e il commissario Giuseppa Pandolfo i quali, secondo la Procura, avrebbero partecipato all'attività concessoria senza avere esperito la necessaria istruttoria.
All’udienza preliminare, però, malgrado l’approvazione di una delibera di giunta, il Comune non si è costituito parte civile (nei confronti del solo Di Matteo). “Nonostante quanto dichiarato prima dell’udienza – afferma Di Matteo a Monreale News – e nonostante una delibera di giunta, il Comune non si è costituito e mi chiedo come mai”.
“Poiché la costituzione è possibile fino all’udienza dibattimentale – fa sapere dal canto suo il sindaco Piero Capizzi – il Comune lo farà in quella sede, quando individuerà pure la figura che avrà la rappresentanza processuale necessaria, poiché, malgrado la mia disponibilità, non sarà possibile che io lo faccia personalmente”.
Non è da escludere, inoltre, che il tribunale decida di unificare il processo nei confronti di Di Matteo, che dovrà rispondere di abuso d’ufficio e falso in un altro processo (quello relativo al mercatino di Natale del 2013), che si terrà il prossimo 11 novembre e nel quale il Comune si è già costituito parte civile, incaricando per questo motivo l’avvocato Fabio Calderone.