Sono stati fermati dopo un inseguimento in automobile
VITA, 10 gennaio - Alle 15,10 del 5 gennaio, vigilia dell'Epifania, a Vita, piccolo centro dell'entroterra trapanese, tre persone con il volto parzialmente travisato fanno irruzione all'interno della locale agenzia della banca Unicredit e, dopo aver minacciato verbalmente il personale dipendente, si fanno consegnare 7.000 euro in contanti. Compiuta l'azione, i tre malviventi si danno alla fuga a bordo di un'Opel Corsa di colore bianco. Le telecamere di video-sorveglianza della banca, però, hanno ripreso tutto: viene subito dato l'allarme e scattano le ricerche dei tre rapinatori.
I militari dei Comandi Provinciali di Trapani e Palermo ed in particolare, delle stazioni Carabinieri di Vita e di Castellammare del Golfo, della Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Carini, dell'aliquota operativa delle Compagnie Carabinieri di Cefalù e di Misilmeri, bloccano le principali arterie stradali e autostradali, cercando di intercettare l'autovettura in uso ai rapinatori in fuga ed è proprio sull'autostrada A29 Pa - Tp, in direzione di Palermo ed all'altezza dello svincolo di "Carini", che i militari intercettano l'auto segnalata e, dopo un rocambolesco inseguimento, riescono a fermarne la corsa.
A bordo due dei tre autori del colpo, Giuseppe Prestigiacomo 44 anni di Misilmeri ed il palermitano Rosolino Manca 51, addosso ai quali i militari rinvenivano parte della refurtiva: più banconote trattenute ancora da elastici e graffette dell'istituto di credito. Per quanto avvenuto, Prestigiacomo e Manca venivano dichiarati in stato di arresto con l'accusa di rapina aggravata in concorso e, quindi, rinchiusi nel carcere di "Pagliarelli" di Palermo. Dopo la convalida degli arresti, veniva applicata a entrambi la misura della custodia cautelare in carcere. Sono ancora in corso le indagini per identificare il terzo complice.