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Rissa e botte da orbi a San Martino delle Scale, i carabinieri arrestano sette persone

| Enzo Ganci | Nera e giudiziaria

La lite familiare per futili motivi è accaduta sabato scorso

MONREALE, 6 gennaio – Botte da orbi, nel corso di una lite furibonda, a San Martino delle Scale, in via SP57, dove i carabinieri della stazione locale, che già in passato erano intervenuti diverse volte, hanno arrestato sette persone.

Il fatto è accaduto nel primo pomeriggio di sabato 3 gennaio scorso, quando, nonostante si auspicasse un clima divenuto più sereno grazie alle festività natalizie, è invece divampato in breve un "focolaio" improvviso. "Botte", come affermano i militari, date di santa ragione, come si usa dire. La lite furibonda, scaturita in un condominio sulla via SP57, è maturata in un contesto già teso e noto ai militari dell'Arma per i diversi interventi già eseguiti in loco per dirimere numerose precedenti controversie di vicinato.

L'aver accatastato delle ciocche di legname di fronte al portone d'ingresso di un'abitazione ha in un attimo accesso gli animi di due parti contrapposte: da un lato M.F. 32 anni e ed i suoi genitori M. A. 65 anni e L.I. G. 60. Dall'altra L. I. S., 63 anni, fratello di L.I. G. e dunque rispettivamente zio e cognato degli altri due, suo figlio L.I. P., 36 anni, A. P., 29 anni e sua moglie R.V., cl. 36.

I ciocchi di legname, prima motivo della lite, sono subito divenuti strumento di offesa ed i vicini, allarmati, hanno richiesto l'intervento dei militari. I carabinieri, sopraggiunti, hanno trovato il gruppo familiare ancora in lite che, si scambiava reciproche minacce di morte, vetri infranti, animi tesissimi. Accompagnati nella caserma di San Martino delle Scale e refertati dall'attigua Guardia Medica attivata dai carabinieri che, recatasi in caserma, ha irrogato 8 giorni di prognosi ad M. A. per una ferita al capo, 20 giorni a L.I. G. per una ferita al ginocchio e 8 giorni a L.I.S. per una ferita alla mano, sono stati tutti arrestati: L.I.G, A.P. e R.V. sono stati posti ai domiciliari per assistere i rispettivi figli, tutti gli altri hanno trascorso il weekend in camera di sicurezza e, all'esito positivo dell'udienza di convalida, sono stati rimessi in libertà in attesa delle ulteriori fasi del procedimento ed in tempo per festeggiare la Befana confidando in maggiore serenità.

La lite avrebbe potuto degenerare in tragedia: infatti due degli arrestati erano in possesso di armi legittimamente detenute; che i militari hanno immediatamente ritirato al momento dell'intervento.

· Enzo Ganci · Editoriali

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