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Non ci fu attività di spaccio, assolto 38enne monrealese

| Enzo Ganci | Nera e giudiziaria

Per Tommaso FIleccia si trattava solo di consumo personale"

PALERMO, 4 dicembre - Era stato tratto in arresto dai Carabinieri perché considerato responsabile dell'attività di spaccio di stupefacenti a Monreale. Il Tribunale di Palermo assolve Tommaso Filaccia, 38 anni monrealese, con ampia formula liberatoria.

Il fatto risale allo scorso 25 giugno, quando i carabinieri della Compagnia di Monreale nell'ambito delle attività di prevenzione e repressione del fenomeno del traffico di stupefacenti sottoponevano a perquisizione personale e domiciliare Tommaso Fileccia, giovane imprenditore di Monreale del settore vivaistico con attività commerciale nel tratto di raccordo tra la Circonvallazione e via Aldo Moro. Secondo la ricostruzione effettuata dalla difesa, costituita dallo studio legale Caputo, i militari rinvenivano sul giovane una quantità di 0,4 grammi di marjuana e uno spinello che stava cedendo ad un collaboratore.

Fileccia consegnava un cofanetto detenuto presso l'abitazione, unitamente a delle cartine e una forbicina utilizzata per la preparazione degli spinelli per uso esclusivamente personale. Secondo quello che era il convincimento dei carabinieri, invece, l'uomo era stato ritenuto responsabile di alcune attività di spaccio a Monreale, derivanti, come afferma la difesa da probabile fonte confidenziale. L'uomo veniva tratto in arresto e processato con il rito direttissimo, in quanto le fonti di prova erano ritenute dalla Procura della Repubblica sufficienti per la condanna del giovane imprenditore.

Fileccia chiedeva di essere giudicato con il rito abbreviato, condizionando tale richiesta all'audizione del collaboratore per dimostrare la propria estraneità all'attività di spaccio.
Il Sostituto procuratore della Repubblica, titolare delle indagini, chiedeva al Tribunale la condanna i Fileccia alla pena di otto mesi. Il Tribunale di Palermo, Sezione Quarta, penale accoglieva le tesi difensive e i mezzi di prova prodotti dalla difesa e assolveva l'uomo con ampia formula liberatoria "perche il fatto non sussiste. "Fileccia - hanno affermato gli avvocati Salvino e Mario Caputo - ha subito un gravissimo danno di immagine e anche dal punto di vista imprenditoriale in quanto e' stato presentato alla opinione pubblica quale responsabile di una intensa attività di spaccio a Monreale. Oltre alla carcerazione subita. Adesso si attendono le motivazioni del Tribunale, ma per Fileccia è la fine di un incubo".

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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