La testimonianza fu veritiera, cambia volto il processo a carico di un giovane monrealese

Fu chiamato a testimoniare in un processo civile per una caduta stradale

PALERMO, 2 dicembre – La testimonianza fu veritiera, a differenza di quanto affermato dal Giudice di Pace. Cambia volto, pertanto, un processo nato sotto il profilo civile, per un indennizzo a seguito di una caduta stradale, e diventato poi penale, per una presunta storia di falsa testimonianza.

A ribaltare la situazione è stato il giudice Rachele Monfredi, della V Sezione del Tribunale Civile di Palermo, che ha ritenuto attendibile la testimonianza di S.A. un giovane monrealese, chiamato a deporre in un processo intentato da G.C. contro il Comune di Monreale a causa di una caduta avvenuta nel gennaio del 2011 in via Santa Liberata, quando questi era a bordo della sua moto.
Nel pronunciarsi, il giudice civile, cui aveva fatto ricorso in secondo grado G.C., difeso dall'avvocato Francesco Pepe, ha condannato il Comune di Monreale al pagamento di mille euro in favore della vittima della caduta, oltre a quello delle spese processuali per entrambi i gradi di giudizio per complessivi 1.500 euro.

Il fatto risale, come detto, al 2011, quando G.C. intentò una causa civile nei confronti del Comune per essersi imbattuto in una delle tante buche che costellano le strade cittadine. Per suffragare la sua tesi l'uomo chiamò a testimonianza S.A., che rese le sue dichiarazioni davanti al Giudice di Pace. Questi, non convincendosi, mandò tutto l'incartamento alla Procura della Repubblica, che, tra l'altro, in primo grado, ha condannato il giovane per falsa testimonianza.

Ora, però, alla luce della sentenza del giudice civile, che ha ritenuto attendibile la testimonianza del S.A, molto probabilmente cambierà pure l'andamento del processo penale al quale il giovane è stato sottoposto, subendo, come detto in precedenza, una condanna in primo grado.

S.A., difeso dall'avvocato Salvatore Gambino, porterà quindi a suo favore la sentenza civile con la quale la sua testimonianza è stata ritenuta veritiera, tanto da far condannare il Comune di Monreale al risarcimento ed al pagamento delle spese processuali.