Anche l'attrice Gioia Spaziani aderisce alla giornata celebrativa, indetta dal Parlamento della Legalità

Ha interpretato il ruolo di Ninetta Bagarella nel film "Il Capo dei Capi"

FROSINONE, 19 febbraio - Una delle prime personalità ad aderire alla Giornata Nazionale della Legalità in programma per il prossimo 21 marzo a San Cipirello presso la sede Nazionale del Centro Studi Parlamento della Legalità è l'attrice Gioia Spaziani.

L'artista ha partecipato alle fiction del film di Placido Rizzotto e non ultimo ha indossato i panni di Ninetta Bagarella, moglie del boss Totò Riina nel film "Il Capo dei Capi".

L'incontro tra ioia Spaziani ed il Parlamento della Legalità, Nicolò Mannino è avvenuto nella sede della Provincia di Frosinone in occasione della presentazione di un libro. «Credo nel cammino culturale del Centro Studi Parlamento della Legalità e mi onora poterne far parte - dice Gioia Spaziani - A San Cipirello ci sarò sicuramente. Mi potrà bloccare solo il set cinematografico qualora dovessi far parte di una scena di un prossimo film, ma giuro che ci sarò...».

«L'Adesione di Gioia - sottolinea Nicolò Mannino - ci sprona a continuare il nostro cammino parlando al cuore di chi crede che già le prime luci di una nuova alba sono all'orizzonte.

Bisogna non farci trovare insonnacchiati ma svegli per indicare traiettorie nuove puntando sempre sulla semplicità e la caparbietà di chi ci crede realmente invitando tutti gli uomini di buona volontà a non mollare».

A Gioia una domanda va fatta: Che si prova...come si fa a interpretare una donna che sposa un uomo mafioso come Totò Riina?

La risposta è lapidaria: «Ho studiato attentamente il personaggio di Ninetta Bagarella e ho riscontrato una donna che nutre un grande amore verso il suo uomo...costi quel che costi».

In queste ore tantissime sono le personalità che stanno dando l'adesione alla Giornata Nazionale della Legalità che si celebrerà a San Cipirello il prossimo 21 Marzo. Tanti e tutti con quell'entusiasmo e quella voglia di "sostituire al puzzo del compromesso - come amava ripetere Paolo Borsellino - il fresco profumo di Libertà".