Confesercenti: "Associazione antiracket? Lodevole, ma non siamo stati invitati"

Lo Vecchio: "Probabilmente esclusi anche altri che operano sul territorio"

MONREALE, 14 febbraio - «Apprendiamo con favore, ma purtroppo dai mezzi di stampa, che l’amministrazione si è attivata per fare aderire alcune associazioni ad una nuova denominata “Liberi di Lavorare”, che si pone come strumento per il contrasto al fenomeno dell’estorsione».

Protesta la Confesercenti cittadina, per essere stata esclusa dalla costituzione dell’associazione antiracket che è stata inaugurata giovedì scorso.

«Riteniamo la costituzione della nuova associazione una iniziativa lodevole e da noi assolutamente condivisibile – scrive il rappresentante cittadino Giuseppe Lo Vecchio (nella foto) – ma tuttavia ci porta a sottolineare che le fasi di coinvolgimento a monte della costituzione hanno visto un atteggiamento che con la sua superficialità e la fretta ha determinato il parziale coinvolgimento di associazioni come le nostre e probabilmente di altre che quotidianamente operano nel territorio.

I mancati inviti a partecipare a tutte le associazioni rappresentano un’azione che potrebbe generare, in assenza della presente nota, gravissimi dubbi, all’esterno, sulle ragioni delle associazioni di cui ci si pregia di essere Presidenti. Ad esempio dubbi sulle ragioni della nostra assenza da parte di alcune associazioni che invece sono state coinvolte, da parte di alcuni dei nostri associati ignari, delle forze dell’ordine e delle Istituzioni, ma soprattutto da parte di chi vede o potrebbe vedere la nostra associazione come il luogo e lo strumento dove trovare riparo e sostegno dalle azioni estorsive.

Invitiamo, nel senso più positivo e propositivo del termine, l’amministrazione a correggere il tiro, anche verso altre associazioni, oltre la presente, che magari, come nel nostro caso, non state invitate alle riunioni propedeutiche, all’elaborazione e alla sottoscrizione del protocollo».