Molto rosa, poco azzurro: a Palermo arrivano cinque schiaffoni

Partita sottotono dei biancazzurri a cui va tutto storto. LE FOTO

PALERMO, 19 novembre – Il peggior Monreale della stagione rimedia una sconfitta sonora in casa del Palermo calcio a 5 che non vanifica il primato solitario in classifica, ma che certamente assesta un duro colpo al morale della squadra.

Alla “Grippi Impianti Arena” di via Mandalà finisce con l’inaspettato punteggio di 5-0 in favore della squadra rosanero che necessiterà, a partire da martedì prossimo, di un efficace esame di coscienza per far sì che quanto di buono realizzato finora non venga disperso in un colpo solo.
Contro il Palermo calcio a 5 il Monreale ha sbagliato tutto soprattutto a livello mentale: troppo nervosi tutti, forse troppo carichi, troppo contratti. Come ha poi dimostrato il risultato finale, il modo peggiore per affrontare una signora squadra come il Palermo calcio a 5 dove ha giganteggiato Gigi Aruta, un giocatore che non ha certo bisogno di presentazioni, autore di tre gol e di una serie di grandi numeri che hanno infiammato il folto pubblico presente.

Al di là del punteggio, però, che non può assolutamente essere messo in discussione, va detto che, numeri alla mano, sull’esito finale della gara, hanno pesato gli episodi: favorevoli ai rosanero e decisamente contrari ai biancazzurri.
Il riferimento è ai minuti di recupero del primo tempo, quando sul punteggio di 1-0 in favore dei padroni di casa, il Monreale ha fallito un tiro libero con Di Simone che poteva significare il pareggio, poi, nel giro di un minuto, sono arrivati l’espulsione dello stesso Di Simone, per doppio giallo, quindi due tiri liberi per il Palermo, che, invece, si sono trasformati in gol. Morale della favola: dal possibile 1-1 al 3-0 per i rosanero.
A quel punto la partita poteva considerarsi in ghiaccio, anche perché, nella ripresa il Monreale, pur andando in diverse occasioni alla conclusione non riusciva a pungere, facendo il gioco del Palermo. Nella parte finale del match, anzi, i padroni di casa allungavano ancora, fino a mostrare una “manita” che bruciava tanto. Bruciava ancora di più in casa monrealese alla luce della valutazione dell’arbitro, la cui direzione di gara è sembrata alquanto casalinga, soprattutto nella gestione dei cartellini (un espulso e sette ammoniti in casa Monreale). Dire, però, che la sconfitta è frutto dell’arbitraggio del signor Spallino sarebbe totalmente errato e soprattutto disonesto.

I gol: al 10’ vantaggio rosanero con Aruta, lesto a insaccare con un comodo tap-in da meno di un metro. In recupero di tempo i due gol successivi del Palermo, entrambi su tiro libero: al 31’ Picone, quindi al 33’ ancora Aruta col suo magico sinistro. I gol della resa definitiva arrivavano al 20’ della ripresa con Bongiovanni, quindi al 27’ ancora Aruta, che poteva portare il pallone a casa.

Finiva con l’esultanza dei giocatori rosanero e del suo pubblico, ma soprattutto con l’amarezza per una partita nata male e finita peggio.