Leoni al Paladonbosco, il Monreale è in C2

Il 3-3 contro il San Gregorio Papa premia i biancazzurri per il miglior piazzamento in campionato. LE FOTO

PALERMO, 30 aprile – Giocatori? No, leoni. Leoni che senza risparmiare una sola goccia di sudore - adesso possiamo dirlo - hanno scritto una pagina importante nella storia dello sport della nostra città, facendo approdare il Monreale calcio a 5 ad una meritatissima serie C2.

Contro il San Gregorio Papa – non dimentichiamolo – battistrada del campionato fino alla penultima giornata, è finita con un 3-3, dopo i tempi supplementari, che ha fatto perdere due anni di vita a tutti i tifosi monrealesi (oggi tantissimi), che premia il Monreale e condanna gli avversari in virtù del miglior piazzamento nella regular season.

Al termine del campionato, infatti, il Monreale ha concluso al secondo posto, alle spalle del Real Trabia. Il San Gregorio Papa, invece, è arrivato sul gradino più basso del podio. E proprio questo fatto gli è stato fatale. Un risultato che manda il Monreale in Paradiso e che ha fatto esplodere di gioia gli oltre duecento monrealesi accorsi al seguito della squadra.
Ma quanta sofferenza! Quante volte il cuore sembrava scoppiare. Soprattutto nei minuti finali dei tempi regolamentari, quando tutto pareva ormai crollare: il Monreale era sotto per 3-2 ed al fischio finale mancava davvero pochissimo. Ed invece ci ha pensato Michele Patti, “man of the match”, a tirare fuori dal cilindro un coniglio con uno sptrepitoso gioco di prestigio, addomesticando un pallone che sembrava impossibile, controllarlo alla perfezione, per poi scaraventare in rete, spalle alla porta, un sinistro rasoterra che al portiere avversario ha fatto più male di una rasoiata.

È scoppiato l’uragano! I tifosi monrealesi sono saltati in piedi, facendo crollare la debole recinzione che delimitava il terreno di gioco. Quel 3-3, che valeva oro, però andava difeso in dieci minuti di overtime che sono sembrati tre ore. Dieci minuti in cui è successo di tutto: un “libero” sbagliato dal Monreale da capitan Lanza e poi, fortunatamente, un altro errore sul “free kick” che a pochi secondi dallo scadere, il bravo Cancila si è fatto parare da un sontuoso Luca Lo Bello.
A quel punto è scoppiata la festa del Monreale, come documentano le foto che pubblichiamo in coda a questo articolo. È partita la festa con i riti e i “gavettoni” che non potevano mancare.

A questa festa, però, facendo un passo indietro, il Monreale, c’è arrivato disputando una partita molto contratta (in una finale play off non poteva andare diversamente), nella quale, almeno inizialmente, è venuta fuori la grande esperienza del San Gregorio Papa, che è andato in vantaggio al 4’ con un gol di Parisi, scaturito da un regalo della difesa monrealese. Al 23’ i biancazzurri avevano la possibilità di pareggiare, ma il “libero” di Di Simone si stampava sulla traversa. Non così un minuto dopo, quando, per un fallo su Massimo Lanza, Michele Patti insaccava il tiro libero successivo. Ma le emozioni non erano ancora finite: in pieno recupero di tempo, Giovannino Salamone realizzava un gol con una freddezza polare, fintando col destro, per poi insaccare comodamente col mancino.

Nella ripresa, fatta di sofferenza e di affanno, il Monreale perdeva la bussola e in due minuti maledetti il San Gregorio ribaltava la partita: al 25’con Lo Monaco ed al 26’ con un bel destro al volo di Parisi, per il momentaneo 2-3. Tutto finito? No. In soccorso del Monreale arrivava forse, forse una giustizia superiore, forse una volontà astrale. Arrivava soprattutto “il sinistro che uccide” di Michele Patti, così come descritto prima. “Lassù qualcuno mi ama” avrebbe detto Paul Newman, interpretando la vita di Rocky Graziano. Qualcuno che ama il Monreale e che adesso esplode di felicità per questo piccolo-grande miracolo.