Zuccaro: "Un buon trampolino di lancio in vista delle primarie di coalizione"
MONREALE, 17 febbraio – È Giuseppe Lupo il candidato più votato a Monreale alle primarie per l'elezione del segretario regionale del Pd. Per i democratici monrealesi, però, il dato più importante è che ben tre esponenti locali approdano all'assemblea regionale del partito.
Per quel che riguarda l'elezione del segretario, ancora una volta Monreale va in controtendenza rispetto ai risultati regionali, così come era successo in occasione dell'elezione del segretario nazionale. In quella circostanza il più votato a Monreale era stato Gianni Cuperlo, che aveva raccolto più preferenze rispetto al vincitore Matteo Renzi.
Per l'elezione del segretario regionale Giuseppe Lupo prevale, ma la sua affermazione monrealese non è in linea col risultato regionale, dove prevale Fausto Raciti.
Il risultato, però, consente a ben tre monrealesi di approdare, come detto, all'assemblea regionale del partito. Si tratta di Toti Zuccaro, sostenitore di Lupo, Silvio Russo, in quota Raciti e Roberto Gambino, che aveva sostenuto la candidatura di Antonella Monastra.
Dal punto di vista politico, il risultato monrealese conferma la leadership di Toti Zuccaro, vero vincitore di questo appuntamento, che da segretario cittadino si era messo in gioco, avanzando la propria candidatura a sostegno di Lupo. Una scelta che ha fatto i conti con le posizioni di quasi tutti i maggiorenti del partito monrealese, schierati, invece, apertamente con Raciti, fatta eccezione per l'area Gambino, sostenitrice di Antonella Monastra.
Questi i risultati della consultazione che ha visto 897 votanti:
Giuseppe Lupo ha ottenuto 405 voti (45,1%), Fausto Raciti 354 (39,4%), Antonella Monastra 140 (15,6%).
"E' stata una grande giornata di democrazia – afferma Zuccaro – che ha registrato un'ottima partecipazione attiva di iscritti e simpatizzanti. Questo appuntamento per il Pd monrealese ha da trampolino di lancio in vista delle primarie di coalizione che si terranno il 2 marzo e che vedranno il confronto tra Vittorio Di Salvo e Piero Capizzi in un grande progetto di centrosinistra".