D'Alcamo: "Sulla questione Tares voterò no"

Il consigliere comunale spiega le ragioni della sua opposizione

MONREALE, 6 novembre - Martedì prossimo, quando in Consiglio comunale arriverà l'argomento Tarsu, lui voterà fermamente contrario. Con un articolato comunicato stampa, il consigliere comunale Santo D'Alcamo ufficializza la propria posizione sull'argomento.

"E' inconcepibile - scrive D'Alcamo - pensare di poter approvare un regolamento TARES così iniquo che non tiene per niente conto della grave situazione socio-economica che il nostro territorio vive. Paradossale come a pagare di meno sarà chi ha di più. Basta pensare che l'intero costo del servizio grava per il 90% sulle famiglie.

Il principio che sta alla base del tributo TARES si fonda sul concetto chi produce più rifiuti paga di più, concetto che in termini generali va bene, ma la prima domanda da farsi è semplice, se si chiede di pagare rispetto a quanto si produce perché non viene data la possibilità alle singole famiglie di dimostrare quanti rifiuti ha prodotto durante l'anno? Pago il telefono sulla base delle telefonate che faccio, pago la luce sulla base dei Kwh che consumo, pago l'acqua sulla base dei metri cubi consumati, e pago i rifiuti sulla base dei figli che ho o della dimensione di casa mia, assurdo, specie se poi il servizio di raccolta è inefficiente come ben visibile da tutti.

Che criterio è - si chiede D'Alcamo - quello di stabilire delle tariffe che non tengono minimamente conto della capacità contributiva dei singoli e delle famiglie? Basta verificare, dai calcoli pubblicati, quanto sarebbe costretta a pagare una famiglia di 4 componenti monoreddito.

Il tutto tenendo conto, che annunci esclusi, in questi anni l'amministrazione non ha mai stato fatto nulla per intervenire seriamente nella riduzione delle tonnellate dei rifiuti prodotti e nella gestione dell'ATO che è passata da un costo di euro 3.900.000 del 2009 ad un costo di euro 7.800.000 nel 2012. E questo più di tante altre chiacchiere merita una dovuta risposta ai cittadini. Per tutti questi motivi - conclude D'Alcamo - dichiaro sin da subito il mio voto contrario, a meno che non si abbia il coraggio di eliminare le iniquità e proporre una delibera diversa e più equa".