Rimpasto in giunta, il Pd ancora in mezzo al guado: conferma in blocco o turnover?

La vicenda, però, sembra ormai prossima alla conclusione

MONREALE, 7 luglio – Se fosse un programma televisivo avrebbe il format di una telenovela. Un serial fatto di tante puntate e soprattutto di colpi di scena. La vicenda dell’ormai famigerato rimpasto di giunta, nel sentire dei monrealesi, assume proprio queste sembianze.

La vicenda è ormai datata, viaggia già con diversi di mesi di estenuanti trattative sul groppone, ma forse adesso potrebbe (il condizionale è d’obbligo) trovare un epilogo. Specie se le varie “anime” del Pd riusciranno a trovare finalmente una sintesi. I “bookmakers” della politica monrealese cominciano a quotare la conclusione della vicenda durante la prossima settimana.

La situazione è ormai nota: una parte del partito si schiera per la conferma in blocco della rappresentanza dei Dem in giunta (composta da Ignazio Zuccaro, Sandro Russo e Nadia Granà). Un’altra, invece, spinge per il cambiamento: da vedere se totale o parziale. Diciamo che al momento le percentuali sembrano stare sul 51-49. Il segretario, Toti Zuccaro, non ha mai fatto mistero di schierarsi per la conferma in blocco, soprattutto dopo avere bollato come “irricevibile” la proposta di quell’ala dei Democratici di azzerare tutto, segreteria compresa.
Più disposto ad allargare il fronte l’ala che fa capo a Silvio Russo, che continua a tenere aperto il dialogo con la cosiddetta area dei “dissidenti”, in cerca di un accordo che potrebbe salvare capra e cavoli.

I nomi che circolano sono tanti, tutti noti, ma finora appartengono solo al mondo delle indiscrezioni. Diventerebbero concreti se, nel giro anche di 48-72 ore, il partito nel corso di una riunione ristretta a pochissimi, dovesse decidere di allargare ad altre aree.
In questo caso sarebbe la “cordata” che fa capo all'ex deputato Tonino Russo in “pole position” per ottenere un assessorato. Da capire, però, come la prenderebbero le altre aree che spingono per il rimpasto. Non è detto, infatti, che si possano sentire rappresentate ed avanzare delle loro richieste.

Per non dire della possibilità, al momento solo ventilata, delle possibili dimissioni di Toti Zuccaro dalla segreteria. Un modo per concentrarsi meglio sulle elezioni regionali che arriveranno nel 2017.
Tutto questo in un momento in cui l’altra forza politica in campo, quella che fa capo al sindaco Piero Capizzi ed alla sua lista “Alternativa Civica” valuta pure al suo interno eventuali cambiamenti: in primis quello dell’assessore Pippo Lo Coco, da mesi ormai, per sua scelta, ai margini delle attività di giunta.
Insomma un “Risiko” che sembra vicino alla conclusione, ma sul cui esito ancora nessuno si sente di scommettere.