Si tratta della più costosa opera pubblica mai eseguita a Monreale
MONREALE, 8 gennaio - E' questo l'anno più atteso dai monrealesi, per quel che riguarda il completamento dei lavori nel complesso monumentale "Guglielmo II", per assumere il ruolo della centralità economica della città normanna. Se tutto andrà per il verso giusto, come sperano in tanti, sarà Filippo Di Matteo il sindaco (dopo quattro suoi predecessori) a tagliare il nastro della completa trasformazione dell'ex monastero dei benedettini nel più costoso e laborioso restauro di tutti i tempi eseguito a Monreale.
Dopo circa venti anni di opere con lunghe pause e diverse riprese, la ditta appaltatrice consegnerà l'immobile nel mese di febbraio con il completamento dei servizi (ristorazione, caffetteria, book shop e biglietteria), il recupero delle sale dell'artigianato, del mosaico, della ceramica e della cesta assieme all'apertura dell'arco che dall'antivilla porta al belvedere. Un passaggio che unirà il piano terra al piano nobile per segnare il più significativo passo avanti che il mondo della cultura si attende. «E' trascorso quasi mezzo secolo – fa notare Di Matteo – un periodo lungo che ha dovuto fare i conti con le esigenze di una sconfinata struttura tra le più importanti della Sicilia con un'incredibile potenzialità da esprimere al più presto». Ed ancora Salvino Caputo, assessore ai beni culturali: «La nostra intenzione è di riaprire al più presto tutto il complesso in sinergia con la Curia e la Sovrintendenza per farne un polo museale ed un contenitore di grandi eventi culturali».
In questi giorni si procede alla collocazione degli infissi, per poi passare alla gara d'appalto per arredare 9.300 metri quadrati destinati al circuito museale, alle sale polivalenti con i laboratori. Quello che era il simbolo dei dominatori normanni viene dunque portato a compimento. Tutto questo attraverso un cospicuo finanziamento che arriva da Bruxelles in diverse tappe, per complessivi 22 milioni di euro, nel piano FIO alle agende 2000/2006 ed al POR, con inizio nel 1998. Per il Sovrintendente ai beni culturali Gaetano Gullo: «A completamento di quest'opera in fase di arrivo, ci siamo impegnati ad affrontare il restauro del dormitorio dei benedettini, per rendere quest'edificio, finora rimasto impraticabile, passaggio obbligato per raggiungere il chiostro entrando dalla villa comunale dall'ala al piano terra del dormitorio, appunto, e da qui al chiostro. Un appuntamento che unito al restauro del museo diocesano, anche questo in fase di completamento, potrà essere aperto al pubblico in un tour che lo mette assieme al Duomo, al chiostro ed al complesso monumentale Guglielmo».