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Amat, controllori in borghese sugli autobus per scovare chi non paga il biglietto

| Enzo Ganci | Cronaca varia

Modica: "Per colpa dell'evasione un danno di 9 milioni all'anno"

MONREALE, 17 novembre - Tempi duri per i "portoghesi" degli autobus, che per circolare in città scelgono di non pagare il biglietto e viaggiare a sbafo. L'Amat opera un giro di vite, scegliendo di rinforzare i controlli sulle sue linee.

Il consiglio d'amministrazione dell'azienda di via Roccazzo, infatti, ha deliberato, nel corso della sua ultima seduta, di autorizzare il personale addetto al controllo dei biglietti ad operare in borghese a bordo dei mezzi per individuare e sanzionare più facilmente coloro che non pagano il biglietto e quindi scoraggiare l'evasione.

Secondo le stime dell'azienda, la percentuale di evasione è pari a circa il 50% con un danno economico di 9 milioni di euro annui. "Si tratta di una somma enorme - spiega il Presidente dell'Amat Giuseppe Modica - che ha un impatto estremamente negativo sulla qualità del servizio, con un circolo vizioso dove l'evasione fa abbassare la qualità e la bassa qualità spinge all'evasione."

"Così come siamo impegnati ad intervenire sul primo anello della catena - spiega Modica - per ridare slancio al trasporto pubblico anche con investimenti cospicui e l'acquisto di nuovi mezzi, non possiamo non essere ugualmente determinati ad incidere in modo deciso sul secondo anello, quello appunto dell'evasione".

 

 

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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