Tempi duri per il funzionamento dei Corpo di Polizia municipale: dal 1° settembre quattro agenti a rischio

In assenza del bilancio non possono beneficare di una eventuale proroga che consente loro di vestire la divisa

MONREALE, 25 agosto – La speranza è quella di arrivare ad una soluzione, magari in zona Cesarini. Altrimenti, per il Comando di Polizia Municipale, la prospettiva è quella di tempi davvero difficili. Molto di più di quanto non lo siano già.

Il prossimo 31 agosto, infatti, scadrà la proroga che consente a quattro agenti di Polizia Municipale di svolgere il loro lavoro, depauperando ulteriormente il Corpo, che già può contare solo su 13 unità. Come dire: davvero poco, considerati i molteplici compiti demandati ai caschi bianchi, in rapporto – soprattutto – alla vastità del territorio monrealese al quale garantire i servizi.
In mezzo c’è il bilancio (2018 e 2019) non ancora approvato, che impedisce l’utilizzo di quattro agenti, nonostante il fabbisogno del personale parli chiaro e ne preveda l’utilizzo in divisa. Al centro della questione ci sono gli agenti: Luisa Tora, Antonino Di Maria, Loredana La Mantia e Rosaria Pituccio: personale qualificato che ha già svolto questo compito anche in passato e che, con il proprio lavoro puntuale e zelante, ha fornito dignitosamente il proprio contributo alla causa. Personale vincitore di una procedura concorsuale sotto la scorsa amministrazione, che adesso aspetta la riconferma, che – stando così la cose – dal 1° settembre potrebbe non arrivare. Non foss’altro – come detto – perché il documento finanziario non è ancora nero su bianco e gli uffici ci pensano mille volte prima di sottoscrivere una proroga che, al momento, sarebbe ossigeno puro per il funzionamento del Comando e che è al centro di tavoli sindacali che si stanno tenendo in questi giorni.


Con la promozione “a tempo”, in pratica, i quattro agenti sono stati inseriti nella categoria “C” a 24 ore settimanali. Se la proroga ulteriore non dovesse arrivare, invece, tornerebbero alla categoria “B”, con la quale non potrebbero rivestire il ruolo, ma verrebbero “declassati” ad ausiliari del traffico, loro malgrado e soprattutto senza averne né colpa, né demerito. Una situazione che difficilmente (e comprensibilmente) accetterebbero.
In questi giorni, come detto, i colloqui sono stati febbrili e della questione potrebbe anche occuparsi anche l’Aran. Oltre alla questione economica, ci sarà da chiarire pure l’aspetto giuridico, considerato che non è la prima volta che la proroga degli agenti viene riproposta e sulla materia l’interpretazione sembra, purtroppo, restrittiva. Tutta materia spinosa per l’amministrazione comunale, alla quale toccherà cercare di fare i miracoli per garantire quei servizi, che, alla luce anche dei passati e futuri pensionamenti, assomigliano tanto a dei veri e propri miracoli.