Il Dormitorio dei Benedettini supera il collaudo, riapertura più vicina

La struttura è stata chiusa per anni per la mancanza dell’impianto antincendio

MONREALE, 20 marzo - Un’altra perla si aggiunge alla collana legata al completamento della trasformazione dell’ex monastero dei benedettini. E’ quella della disponibilità dell’ex dormitorio, che dopo diciotto anni di attesa, acquista l’agibilità per avere superato il necessario collaudo.

Alla struttura mancava un sistema per affrontare un eventuale incendio. Ora tutto è pronto per rendere fruibile questo importante monumento, dopo i lavori eseguiti ultimati dalla ditta Edil Service di Patti iniziati nel febbraio 2015, con l’appalto regionale dei Beni culturali, assegnato con un finanziamento di 500 mila euro (circa 300 mila a base d’asta ) per il completamento della seconda scala. Una dotazione necessaria per far ottenere alla struttura il certificato di idoneità antincendio. “Un recupero di grande rilievo - dice il sindaco Piero Capizzi - per dare luogo, ad una particolare mostra permanente delle più rilevanti testimonianze storiche documentate di interventi eseguiti nel duomo in ottocento anni di esistenza. Un passo importante che coinciderà con il completamento dei lavori di restauro all’interno del museo interattivo, dove sarà possibile frequentare assieme alle splendide sale del piano nobile, con un’ala adibita a Galleria civica d’arte moderna e un’altra diventata un contenitore di grande prestigio con gli spazi esterni che si aprono sulla villa comunale con il belvedere”.

Da rilevare che tutte le partite si apriranno in questi mesi con questa sconfinata struttura di uno dei siti culturali più importanti della Sicilia con il suo potenziale pronto a esprimersi, quando fra poco la società “Studio Azzurro Produzioni srl ” di Milano, consegnerà i lavori dell’appalto ricevuto il 12 gennaio. Per Capizzi : “Ancora in questi giorni si procederà anche la messa in gara d’appalto dei lavori di funzionalizzazione di 2,5 milioni ricevuti dalla Regione (decreto 2976 /2013) per opere da definire per l’assetto del complesso rispetto al movimento turistico dei visitatori”.

unale e attraversando il piano terra del dormitorio dei benedettini. Per dire che le prospettive sul futuro del Guglielmo sono tante e presto da avviare per riaprire al più presto tutto il sito, in sinergia con la Curia e la Soprintendenza, per farne un polo museale e un contenitore di grandi eventi culturali. Con gli ultimi restauri, quindi, il museo cambierà volto: una struttura rinnovata nel look e nei contenuti destinata ad un flusso di visitatori imponente. Da notare poi, gli allestimenti che hanno caratteristiche dinamiche ed interattive e, attraverso l’utilizzo di sistemi multimediali, didattico-pedagogici e con la presenza di laboratori, che renderanno partecipe il visitatore a vivere l’esperienza del museo in maniera diversa da quella tradizionale a cui si era abituati .

Non solo il lento e silenzioso procedere ad osservare le opere esposte, ma la possibilità di essere informati sul particolare periodo storico anche in lingue straniere e quella italiana o la sorpresa di essere accolti in una sala espositiva da voci misteriose che escono dai muri. Inoltre nel progetto sono previsti tutta una serie di servizi che andranno a completare quelli già esistenti e renderanno ancora più vasta l’offerta espositiva del Guglielmo.
Dove non mancheranno i servizi commerciali, come quelli del ristoro, book-shop ed art-shop ed un passaggio aperto dalla via Torres provenendo dal parcheggio comunale. “C’è solo l’attesa di vedere questo meraviglioso complesso entrare in sintonia con la nostra imprenditoria – fa notare Massimiliano Lo Biondo dell’Assemblea Provinciale del Pd -. Questo significa che è ormai tempo di andare al sodo, nel programmare sul turismo. Dove il momento è quella di vedere finalmente il museo affidato ad una gestione di grande livello di competenza internazionale tale da fare aprire prospettive congressuali stagionali per dare una svolta economica alla nostra città e tanti posti di lavoro”.