Skip to main content

Il gruppo ''Solo per Altofonte'' prova a fare chiarezza: ''Ecco perché ci siamo astenuti''

| Giuseppe Cangemi | Politica

Polemica dei fedelissimi del sindaco Angelina De Luca: “Sapevamo che la mancata approvazione avrebbe comportato lo scioglimento del Consiglio comunale”

ALTOFONTE, 8 aprile – Con una lunga nota, non priva di toni polemici, il gruppo consiliare di “Solo per Altofonte”, che sostiene l’azione del sindaco Angelina De Luca, fa sapere qual è la propria posizione in merito alla vicenda del bilancio non ancora approvato dal Consiglio comunale.

Una vicenda al centro delle polemiche di questi giorni, che hanno visto l’ultima tappa di questa lunga storia nella convocazione di sabato scorso, su input del presidente Luciano Corsale, che ad inizio seduta, ha dichiarato e messo a verbale che la richiesta di riconvocare il Consiglio comunale per l’approvazione del bilancio gli era pervenuta dai consiglieri del gruppo “Cambiamo Altofonte”.

Questa richiesta sarebbe stata motivata, così come afferma la nota, dal fatto che gli stessi, nel corso della seduta del Consiglio di giovedì sera, non avevano votato per l’approvazione del bilancio, in quanto in stato di confusione collettiva al momento della votazione. Il capogruppo Raccuglia, su invito del Presidente a riferire all’aula se fosse vero quanto da lui appena asserito, ha confermato lo stato confusionale del proprio gruppo; ed aggiungeva che la loro confusione era stata anche (leggasi ‘anzitutto’) causata dal voto di astensione dei consiglieri del gruppo “Solo per Altofonte”.
“Da questo è logico dedurre – dice la nota di Solo per Altofonte - che loro, prima di esprimere un voto, sono abituati a vedere prima cosa votino gli altri (forse in quanto solitamente non dotati di una propria opinione nel merito). E così, vedendo il gruppo di Forza Italia votare favorevolmente e il gruppo Solo per Altofonte astenersi, si sono confusi ed hanno votato “astenuto”.

Successivamente, come capogruppo di Solo Per Altofonte, il consigliere Gaspare Gioè ha precisato che il voto non favorevole espresso sul bilancio era un voto pienamente consapevole; con il gruppo conscio anche del fatto che, qualora la maggioranza dei consiglieri non fosse stata favorevole, la votazione avrebbe comportato in automatico l’attivazione delle procedure previste dalle leggi per lo scioglimento del Cconsiglio. I consiglieri presenti al momento della votazione erano quindici, mentre il gruppo Solo per Altofonte consta di soli cinque consiglieri. Pertanto appare evidente che il solo gruppo non poteva determinare l’esito della votazione.
Essere preparati, consapevoli delle conseguenze del voto espresso è sembrato al consigliere Raccuglia e al suo gruppo presente nella seduta di ieri un fatto strano ed anomalo, tant’è che ha più volte chiesto al segretario comunale di mettere a verbale le parole: “il consigliere Gioè sapeva che se il Consiglio comunale non avesse approvato il bilancio sarebbe stato sciolto”.

Cosa ancora più grave, per loro, che nel corso del consiglio anche il sindaco ha detto di sapere che, qualora il Consiglio non avesse approvato il bilancio, sarebbe iniziato l’iter per lo scioglimento dello stesso.
Dopo circa due ore, sabato sera, il Consiglio ha preso atto che le procedure messe in atto per la convocazione con carattere d’urgenza, per una seconda votazione del bilancio, su richiesta di alcuni consiglieri che volevano esprimersi nuovamente (questa volta in modo consapevole) non erano conformi alle norme e, pertanto, visto che tutti gli atti eventualmente approvati nel corso della seduta sarebbero stati illegittimi e nulli, hanno deciso di rinviare la trattazione che, a quanto sembra, verrà a breve riproposta.

Il voto in Consiglio non è un atto di fede, ma un voto che, valutata la proposta, tenuto conto dei pareri tecnici e del dibattito consiliare, si esprime consapevolmente. I consiglieri di maggioranza solitamente arrivano nella seduta consiliare sul bilancio con un orientamento unanime sulle proposte della giunta. In questo caso una parte della maggioranza sostiene che la proposta della Giunta era carente sui servizi mensa scolastica e trasporto extraurbano.

Ebbene, il Consiglio comunale ha la possibilità di emendare il bilancio ed il bilancio che viene votato in Consiglio è quello che la maggioranza dei consiglieri che formano il Consiglio comunale ritiene essere un
buon bilancio.
Dunque: i consiglieri di Cambiamo Altofonte avrebbero dovuto decidere che se non avessero ritenuto che il bilancio in questione fosse stato un buon bilancio, avrebbero dovuto proporre degli emendamenti e migliorarlo, cosi come hanno provato a fare i consiglieri di Forza Italia, i quali hanno presentato 9 emendamenti, definiti dal consigliere Raccuglia “emendamenti migliorativi del bilancio”, ma che loro stessi hanno poi scelto di non votare.

Anzi hanno addirittura deciso di lasciare l’aula durante il dibattito sugli emendamenti.
Noi di Solo per Altofonte abbiamo ritenuto che gli emendamenti presentati da Forza Italia erano ostruzionistici, tanto da aver ricevuto tutti pareri negativi. Ciononostante portati comunque in dibattito e votazione.
Noi di Solo per Altofonte abbiamo scelto non solo di non votarli, ma anzi di criticarli aspramente, così come emerso dal dibattito Consiliare. Quindi, per essere chiari: per noi di Solo per Altofonte partecipiamo al Consiglio comunale per dare il proprio apporto. È doveroso, quando possibile, provare a migliorare quanto la giunta propone, oppure si arriva in Consiglio per presentare delle nuove proposte. Si arriva in Consiglio per restare tra i presenti e non si va via per far mancare il numero legale, o uscire per non partecipare alla decisione, sebbene si ritenga meritevole la proposta o l’emendamento.

Perché si è arrivati a questo punto? Perché noi consiglieri del Gruppo Solo per Altofonte abbiamo votato “astenuto” sul bilancio? Considerato che negli ultimi mesi abbiamo assistito a un continuo ostruzionismo (vedi procedure di approvazione del DUP, vedi voto non favorevole dell’assessore Patrizia Antibo (Forza Italia) in giunta, vedi continue mancanze del numero legale in Consiglio) e a questo si aggiunga la linea politica chiaramente ostruzionistica, più volte decantate dal gruppo Cambiamo Altofonte, di non garantire il numero legale al consiglio laddove necessario e indispensabile.

In modo del tutto consapevole abbiamo deciso di astenerci, nella votazione per l’approvazione del bilancio, per porre all’evidenza dell’opinione dei cittadini tutti questi comportamenti, che sicuramente non vengono pensati e messi in atto per l’interesse della comunità. La nostra astensione è stata determinante per dimostrare come un bilancio, che si è provato ad emendare e tanto criticato, sia dai consiglieri di Forza Italia che da quelli di Cambiamo Altofonte, nell’arco di ventiquattro ore sia diventato un bilancio talmente perfetto che, nel prossimo Consiglio Comunale, con coscienza e senza alcuna confusione verrà votato all’unanimità”.