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Altofonte, si infiamma lo scontro politico: il sindaco revoca l’incarico all’assessore Antibo

| Giuseppe Cangemi | Politica

Il gruppo consiliare di Forza Italia: “E’ un attacco alla democrazia”

MONREALE, 6 aprile – È deflagrato a 360 gradi lo scontro in Consiglio comunale fra i vari gruppi, sia di maggioranza, che di opposizione, che al momento sono impegnati nella difficile fase dell’approvazione (non ancora avvenuta e chissà se possibile) del bilancio di previsione.

Nel corso della scorsa seduta il documento finanziario non è passato, facendo registrare tra l’altro l’astensione dei consiglieri che sostengono l’azione del sindaco Angelina De Luca, nonostante il documento fosse stato precedentemente approvato in giunta.
Grida allo scandalo il gruppo di Forza Italia, che in una nota dai toni altamente polemici rilancia lo scontro, alla luce della revoca dell’incarico assessoriale che la De Luca ha riservato a Patrizia Antibo, titolare della delega alla Pubblica Istruzione.
“Durante il Consiglio comunale di giovedì scorso – si legge nel documento dei forzisti – si è consumata una grave lesione ai più elementari principi democratici. I consiglieri comunali Annalisa Marfia, Claudia Lo Nigro, Giuseppe Davì, Tiziana Anitra e Gaspare Gioè, fedelissimi del sindaco, non hanno votato il bilancio di previsione 2024 approvato in Giunta dagli assessori della medesima coalizione.

Il caso più emblematico è quello dell'assessore Annalisa Marfia, che lo approva in Giunta e non lo approva in qualità di consigliere, con conseguenza che il bilancio non viene quindi approvato e con il rischio di commissariamento del consiglio comunale e la paralisi della macchina amministrativa a causa del blocco della spesa.
I consiglieri Luciano Corsale, Pippo Bentivegna, Patrizia Antibo Alberto Tenerello, Francesca Innaimi votano invece il bilancio coerentemente come hanno sempre dichiarato e fatto approvando tutti i provvedimenti della maggioranza in linea con il programma elettorale votato dai cittadini. L’intento è chiaro: il sindaco vuole governare senza il contraddittorio del Consiglio comunale che è l'organo di rappresentanza dei cittadini e di controllo dell'operato dell'amministrazione.

Il termine fedelissimi è oggi appropriato, i consiglieri comunali Claudia Lo Nigro Tiziana Anitra, Annalisa Marfia, Gaspare Gioè, Giuseppe Davi seguendo le direttive a loro impartite, senza alcun rispetto verso l'istituzione che rappresentano, non votano il bilancio facendo rischiare il commissariamento. Inoltre il sindaco per rappresaglia revoca l'incarico di assessore a Patrizia Antibo, colpevole di aver sostenuto degli emendamenti che incrementavano i fondi per i servizi mensa scolastica e trasporto pubblico per gli alunni motivando la scelta con un fantomatico dissenso rispetto alla linea politica del sindaco.
In democrazia il dissenso normalmente si ha sulla linea politica di una coalizione o di una maggioranza e non sul dissenso incarnato sul pensiero di una singola persona tipico delle autarchie”.