Altofonte Futura si riunisce: ''Paese in difficoltà, noi ci siamo''

Il gruppo si è riunito in videoconferenza

ALTOFONTE, 24 settembre – “In questa fase così complessa, caratterizzata dalla nuova ondata pandemica, dal rischio privatizzazione dell’acqua e dai recenti incendi che hanno gravemente compromesso il territorio e scosso l’intera comunità altofontina, non possiamo sottrarci alla responsabilità di dare il nostro contributo per la rinascita del paese”.

Così esordisce il comunicato di “Altofonte Futura”, Comitato civico presieduto da Salvo Marfìa (già candidato sindaco alle scorse comunali) e riunitosi, nel rispetto della normativa anticovid, in modalità video-conference alla presenza di diversi simpatizzanti.
Tra questi Mimmo Mancuso, Alessandro Raffa, Antonella Tumminello, Rosalba Antibo, Salvatore Randazzo, Rosanna Cimino, Sergio Scozzari, Giovanna Marfìa, Alessandro Autovino, Rosi Lucia, Giovanni Petrigni, Michele Tusa, Emanuela Di Girolamo, Vincenzo Pipitone (già candidati al consiglio comunale) ed altresì Giuseppe Leone, Vincenzo Rubino (Presidente associazione socio-culturale altofutura), Irene Iannello (già Dirigente scolastico di Altofonte), Giuseppe Pipitone, Rosalba Stanzione, Tonino Petrigni, Giovanni Landini, Marcello Accetta, Gioacchino Romeo, Sergio Ferraro, Giovanni Terrasi e diversi simpatizzanti.


“In questa prima metà del mandato -prosegue il comunicato- abbiamo lasciato all’amministrazione comunale ed alla minoranza, evitando critiche strumentali, il tempo di lavorare nell’interesse del paese; è chiaro che d’ora in avanti si faranno anche, con obiettività, delle valutazioni su quanto sia stato fatto e si farà”.
Il gruppo Altofonte Futura pertanto era e rimane uno dei principali attori politici nel panorama locale.
“Intendiamo -conclude il Comitato- rimettere in campo tutte le nostre risorse per contribuire in modo determinante, senza pregiudizi e personalismi, insieme alle forze politiche responsabili, al rilancio del paese sulla base di un progetto di sviluppo serio, concreto e fortemente condiviso; su queste premesse, restiamo aperti al dialogo, immaginando già, con fiducia e speranza, quella che sarà la futura Altofonte”.