Altofonte, lunedì scadono i termini per presentare le istanze per il servizio civico

Possono presentarle i residenti nel Comune da almeno un anno, di età compresa tra i 18 e i 65 anni

ALTOFONTE, 27 agosto – Il comune di Altofonte ha indetto, attraverso un avviso pubblico, l’apertura dei termini di presentazione delle istanze per l’attivazione del servizio civico per l’anno 2020, rivolto a tutti i cittadini disoccupati, in stato di indigenza ma idonei allo svolgimento di attività lavorativa.

I richiedenti devono essere in possesso di certificazioni attestanti le qualifiche professionali possedute (OSA – OSS Assistente ai Servizi Tutelari ). L’avviso revede l’attività di servizio di aiuto ai disabili minori nelle scuole. Possono accedere al servizio i residenti nel Comune di Altofonte da almeno un anno, di età compresa tra i 18 e i 65 anni. Per ogni nucleo familiare potrà presentare istanza un solo componente. Nel caso di presentazione di istanze da parte di più componenti dello stesso nucleo familiare, verrà ritenuta ammissibile l'istanza riportante il numero di protocollo più basso, le altre verranno annullate d'ufficio. La finalità è quella di sostenere i nuclei familiari che vivono un disagio socio-economico.


Il beneficio è equivalente al contributo economico in forma indiretta. Sono esclusi coloro che beneficiano dell’assistenza economica straordinaria e coloro che beneficiano della carta RDC ( Reddito di Cittadinanza). Per il servizio civico l’attività lavorativa prevista è di un massimo di tre ore giornaliere per 5 giorni settimanali. L’attività lavorativa non potrà superare i tre mesi (cumulativi nello stesso anno solare) ed esclude qualsiasi tipo di rapporto di lavoro subordinato. L’ istanza deve essere redatta sull’apposito modulo in distribuzione presso l’ufficio URP, o scaricabile dal sito del Comune e deve essere corredata dai seguenti documenti:
autocertificazione Stato di famiglia; certificato di disponibilità al lavoro; attestazione I.S.E.E in corso di validità ( il reddito complessivo I.S.E.E dell’intero nucleo familiare non deve superare i limiti del minimo vitale riportati nel prospetto dell’avviso); certificato medico, rilasciato dal medico di famiglia, che attesti l’idoneità a svolgere l’attività lavorativa ,da esibire prima dell’avvio all’attività lavorativa; certificazioni attestanti qualifiche professionali possedute (OSA- OSS- Assistente ai Servizi Tutelari ); fotocopia di un valido documento di riconoscimento e codice fiscale.


La graduatoria verrà stilata utilizzando i criteri di priorità come in seguito riportati: Tutti i componenti del nucleo familiare risultano disoccupati punti 2, figli minorenni punti 3 per ogni figlio, figli studenti maggiorenni a carico punti 1 per ogni figlio, coniuge detenuto o agli arresti domiciliari punti 4, familiare disabile all'interno del nucleo familiare punti 2, separati con provvedimento giudiziale, divorziati, vedove e donne sole punti 8, nucleo familiare che non è stato inserito nella precedente graduatoria di Servizio Civico punti 2. In caso di parità di punteggio la precedenza verrà data al richiedente con parametro ISE più basso, in caso di ulteriore parità precederà il più giovane. Le istanze, predisposte sul modello disponibile sul sito internet del Comune l’URL: www.comune.altofonte.pa.it, o ritirato presso gli uffici comunali, dovranno pervenire, complete della documentazione richiesta, all’ufficio protocollo entro e non oltre il 31 agosto2020.


La mancata presentazione di uno dei documenti richiesti, comporta automaticamente l’esclusione. La graduatoria definitiva verrà approvata dal Responsabile del Procedimento e sarà visionabile presso l’Ufficio Solidarietà Sociale. Il Responsabile del Procedimento è la dottoressa Gaetana Giuliana, telefono0916648219, e-mail: gaetana.giuliana@comune.altofonte.pa.it ; PEC: assistente_sociale@altofonte.telecompost.it. L’Amministrazione si riserva di attingere alla graduatoria, relativamente alle esigenze di servizio che si presenteranno nel corso del periodo di validità della stessa. Ai sensi degli articoli 71 e 72 del Testo Unico sulla documentazione amministrativa approvato, l’Ente è tenuto ad effettuare controlli sulla veridicità delle dichiarazioni rese. Infine, l’articolo76 della medesima legge sancisce che le dichiarazioni mendaci saranno punite penalmente o con leggi speciali in materia.