Altofonte, 60 anni fa il crollo del Collegio di Maria: oggi sono state ricordate le vittime
Il parroco annuncia il comitato “Salviamo l’ex collegio”. LE FOTO
ALTOFONTE, 13 dicembre – Con una Messa, molto partecipata, celebrata da monsignor Antonino Dolce, vicario della diocesi di Monreale, insieme a padre Gino Tumminello e padre Nino La Versa, questa mattina nella chiesa del vecchio collegio di Altofonte è iniziata la commemorazione delle vittime del crollo del Collegio di Maria, avvenuta il 13 dicembre 1957nella quale persero la vita dieci persone.
In quella circostanza di 60 anni fa, crollò parte del tetto dello stesso collegio alle 9,15 e persero la vita Suor Giuseppina Giordano, 44 anni; La Barbera Dorotea, 42 anni; Marfia Marianna, 12 anni; La Barbera Anna Maria Francesca, 4 anni; Polizzi Rosalia, 3 anni; Sala Anna Maria, 3 anni; Di Matteo Maria Pietra, 5 anni; Trapani Rosa, 4 anni; Di Liberto Francesca Giuseppa, 4 anni; Polizzi Maria Concetta, 3 anni.
La commemorazione delle vittime della tragedia del giorno di Santa Lucia è stata organizzata dalla parrocchia Santa Maria di Altofonte insieme all’amministrazione comunale. Dopo le cerimonia religiosa in presenza di alcuni sopravvissuti, parenti delle vittime, dei sacerdoti che hanno celebrato la messa, delle suore salesiane, del sindaco di Altofonte Angelina De Luca, di alcuni amministratori e consiglieri comunali, di studenti ,insegnanti e del dirigente scolastico Giuseppe Russo, di rappresentanti della forestale, dei carabinieri, dei vigili del fuoco, della Polizia Municipale è stata scoperta nel Salone Cataldo Naro una targa commemorativa, per tramandare la memoria dei tragico evento. I presenti alla cerimonia poi hanno ascoltato le testimonianze di Nuccia Lo Nigro (che è la bambina raffigurata insieme alla nonna nella targa), di Domenica Marino, Mario Bitetto, Pino Sangiuseppe che sono insieme a Giacomo Terrasi, oggi non presente,alcuni dei sopravvissuti al crollo.
Le testimonianze riportate con commozione, sono state intervallate da pensieri e ricordi letti da alcuni alunni dell’Armaforte, e dagli interventi di Cristina Carista che ha moderato l’evento. Gaetano Guarino dirigente della forestale ha evidenziato che le tragedie che avvengono, sono quasi sempre causate dalla mancanza di messa in sicurezza degli edifici e dei luoghi, con delle precise responsabilità di chi non opera per tale scopo. Importante anche l’intervento del dirigente scolastico dell’Armaforte, Giuseppe Russo che ha evidenziato la differenza tra il numero delle scuole messe in sicurezza nel nord Italia e del sud Italia,in grande difetto.
ll dirigente ha ricordato anche che ci sono circa 8 miliardi di euro destinati a tale scopo ma la mancanza al sud di strutture tecniche nei comuni più piccoli, in grado di effettuare le progettazioni, non permette di realizzare le opere e di spendere i fondi destinati. Padre Nino la Versa ha annunciato che l’evento commemorativo oltre a ricordare le vittime della tragedia da impulso all’idea di restituire il patrimonio dei locali del vecchio collegio all’uso comunità come quando anticamente è stato costruito.
Il parroco nell’occasione ha annunciato la Costituzione del “Comitato Salviamo l’ex collegio” al quale possono aderire tutti coloro che vogliono impegnarsi in merito. Nell’ultimo intervento nel salone Cataldo Naro, il sindaco Angelina De Luca anche a nome dell’amministrazione si è mostrata disponibile a collaborare al progetto del comitato, condividendone lo scopo. Il primo cittadino, in merito alla tragedia del crollo nel vecchio collegio ha riportato la testimonianza di quanto avvenuto in questi giorni ad Altofonte a causa del vento, che oltre ad abbattere pali e alberi ha danneggiato anche tetti di edifici, il sindaco essendo giovane ha immaginato, vivendo in prima persona i fatti recenti, la drammaticità di quanto successo nel 1957, ed ha elogiato la generosità degli altofontini che hanno mostrato riconoscenza verso quanti intervenuti in soccorso. A fine dell’incontro molti degli intervenuti alla commemorazione si sono recati al cimitero comunale, per assistere, dopo avere recitato una preghiera, alla posa da parte del sindaco di una corona di fiori presso il monumento funebre che ricorda le vittime della tragedia del 13 dicembre di 60 anni fa.